
di Roberta Galeotti
Continua la mia scoperta di questo mondo straordinario legato alla natura e lontano da contaminazioni chimiche e artificiali.
Bio sono le patate che sopravvivono agli attacchi degli animaletti senza che siano riempite di anticrittogamici. Bio sono le mele di papà, con qualche imperfezione a livello visivo, ma saporite e sane.
Voglio sapere cosa mangio e voglio conoscere la vita di quello che mangio.
Come per la carne sul bancone, che è il risultato della vita che ha fatto l’animale, del tipo di nutrimento che ha avuto e delle medicine che ha preso durante la sua (in genere breve e triste) esistenza; così le verdure, i legumi o i cereali che mangiamo sono il frutto dell’aria che hanno ‘respirato’ e dei nutrimenti con cui sono cresciuti.
Leggere le etichette sui prodotti è diventato un rebus, eppure voglio conoscere dove e come sia vissuto e cresciuto un alimento.
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La mia ratio è: non voglio continuare ad intossicarmi…
Sono quello che mangio!
Amo l’aria buona, non esagero con le medicine e adoro il corpo tonico. Con questa filosofia voglio scegliere quello che mangio!
Rifuggo l’idea di mangiare un prodotto che abbia trascorso la sua esistenza in funzione del raggiungimento del peso giusto per essere mangiato. Chiuso in un buco, serra o stalla che sia, attoppato di nutrimenti o anticrittogamici per ingrassare e diventare a sua volta [i]nostro nutrimento[/i].
La catena alimentare, in uno schema falsato dal sopravvento dell’uomo, ha ingenerato delle situazioni paradossali per cui il Sistema è stato alterato dalle strategie di business e dalle regole dei mercati globali.
Voglio provare a vivere Bio.
Parlando di queste cose, ho scoperto che molte persone hanno questa attenzione e che anche nella tana della bistecca e dell’agnello a scottadito si può gustare un pranzo Bio (apro una parentesi perché quell’agnello a scottadito, cucinato alla Tana del Lupo di Albaneto – Rieti –, è nato e vissuto in montagna, lo vedo pascolare tra le montagne dell’appennino, l’ho mangiato, lo rimangerei e lo rimangerò! Perché so che non mi intossicherà. Perché respira aria pulita e mangia erba sana. Perché trascorre le giornate in mezzo ai boschi, pascolando e brucando).
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Alessandro Stocchi proprietario della Tana del Lupo ci ha preparato un pranzetto Bio, e vegetariano, da sogno!
Menù
Una bruschetta accompagnata da zucchine e pomodori grigliati;
Spaghetti di zucchine (cioè una zucchina tagliata a julienne, ma molto più lunga) condite con olio, aglio crudo e un pizzico di pesto;
Tortino di patate di Leonessa (quindi patate Bio) con parmigiano e mozzarella;
Tortino di farro con porcini e parmigiano.
Una delizia… Che porta con se il doppio piacere della consapevolezza di aver mangiato sano, di aver fatto del bene al nostro corpo oltre che di aver gustato dei sapori buoni!
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