
di Gioia Chiostri
Inferno innevato per i circa 190 abitanti della piccola frazione montana di Capistrello, Corcumello. Da ieri notte, un’abbondante nevicata ha, con il passare delle ore, letteralmente ricoperto di candida e odiata neve case, chiese, strade e piazze. Ma non solo: oltre al danno ‘esterno’, anche la beffa ‘interna’. Per gli abitanti di Corcumello, di fatti, stamani si è tornati a vivere nel periodo storico dell’antitecnologico Anteguerra; la frazione è rimasta, a causa del maltempo, totalmente priva della corrente elettrica.
{{*ExtraImg_232142_ArtImgCenter_500x375_}}Una situazione surreale, quasi da favola ‘stregata’ ambientata al Polo Nord. Al risveglio, un manto bianchissimo e omogeneo ha raggelato gli animi dei lavoratori. Sonoro schiaffo per loro: giornata di riposo forzato, oggi, viste le tragiche condizioni climatiche.
Fra bianche pareti, a terra si sono potuti scorgere i rimasugli della battaglia notturna: alberi abbattuti dal maltempo, rami secchi, arbusti sradicati. Su strade secondarie, rami e pezzi di tronchi hanno intralciato il transito delle poche automobili condotte da guidatori coraggiosi. Nulla da fare per quanto ha riguardato il moto mattutino. Si è, di fatti, dovuto attendere il passaggio risolutore di un mezzo spazzaneve per provare anche solo ad uscire di casa e ad incamminarsi a piedi per le strade cittadine. Più fortunato, il Comune di Capistrello, dove, così ci fanno sapere i residenti, le strade sarebbero state ripulite in fretta e la corrente elettrica sarebbe rimasta inalterata.
L’amministrazione capistrellana ci fa sapere che il guasto elettrico, che ha colpito tutta la frazione di Corcumello, sarebbe stato causato da alberi caduti e cavi recisi durante la burrasca notturna: un melting pot micidiale, a quanto sembrerebbe dai disagi riscontrati al risveglio. Gli amministratori avrebbero allertato comunque immediatamente l’Enel. Eppure, la corrente non è tornata ancora e la gente comincia a pendere verso il lato della disperazione. Cellulari quasi scarichi, stufe a pellet inutilizzabili, visto il loro tipo di alimentazione, fornellini elettrici ed altri aggeggi fuori uso. Un accampamento da guerra.
{{*ExtraImg_232139_ArtImgRight_500x375_}}Alcuni pendolari, però, armati di ombrello, passamontagna e scarponi da neve, risoluti, hanno deciso comunque di rischiare il tutto per tutto percorrendo a piedi i tratti di strada che li separavano dalla fermata del bus. Ma nemmeno questa scelta si è dimostrata essere oculata: gli autobus Arpa, di fatti, sono rimasti fermi al capolinea da stamattina presto, a causa delle strade non transitabili per impedimenti ‘arborei’ localizzati nel vicino paese di Villa San Sebastiano, tappa obbligatoria del tour dell’autobus circolante per Corcumello.
Un vero e proprio incubo, ma sortito da svegli. Corriera della sette e trenta non passata. Di quella successiva, che avrebbe dovuto incrociare la stazione bus corcumellana alle ore 8 e trentacinque circa, nemmeno l’ombra. Solo tanta neve all’orizzonte e una Panda dei vigili urbani a chiedere notizie certe agli appiedati sventurati.
{{*ExtraImg_232138_ArtImgCenter_480x640_}}Temerari, gli abitanti del borgo che, nel mezzo del disastro, hanno comunque ripreso a vivere abbandonandosi ad una mite passeggiata a bordo dei loro fidati trattori.
AGGIORNAMENTO: Secondo la testimonianza di alcuni abitanti, la corrente elettrica sarebbe tornata attiva alle ore 18 e 30 di oggi pomeriggio. Tutta la popolazione tira un sospiro di sollievo. La notte ventura verrà affrontata con animo mitigato.
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