
L’Aquila basita a seguito delle dure dichiarazioni diffuse a mezzo stampa da Carlo Costantini. Un ragazzo aquilano, di nome Alessio Ciccone, scrive di getto la replica ‘popolare’ alle sue affermazioni, assumendo su di sé il peso della ‘zavorra’ citata.
«Sig. Carlo Costantini,
a scriverle è un semplicissimo ragazzo Aquilano che fa parte della zavorra
Aquilana. Io vorrei dirLe, che le sue affermazioni offendono un popolo che
con dignità ogni giorno cerca di riprendersi il proprio futuro, lavorando in
un contesto», così si legge nella lettera.
«Le assicuro difficile. Le sue
affermazioni offendono tutti, La invito a fare le scuse alla città intera
che ha avuto solo la sfortuna di subire una delle più brutte catastrofi che
la natura possa generare. Oggi Lei attacca la nostra città, ma cosa ha fatto
negli anni in cui era Consigliere Regionale? Mi rendo conto che gli anni
passano e si finisce nel dimenticatoio, ma provare a far parlare di sé con
queste uscite è assurdo. Se la mia città oggi frena l’Abruzzo come dice
Lei, qualcosa non ha funzionato proprio a partire dalla classe dirigente di
cui Lei faceva parte», così continua il giovane aquilano.
«Ora La saluto, invitandola a non parlare in modo
offensivo di popolo meraviglioso, il mio popolo. Approfitti di due, tre
giorni di riflettori, dopodiché torni al suo lavoro, il tempo passa per
tutti, ed il suo tempo politico oltre ad essere stato infruttuoso è finito.
Buona Vita».