
di Francesca Marchi
Un arrivo bagnato e contestato quello del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. E’ arrivato in Piazza Duomo oggi pomeriggio. L’Aquila una delle tappe del suo tour abruzzese per la presentazione ufficiale del movimento “Noi con Salvini”.
Sotto i portici della Banca d’Italia decine di cittadini ad attenderlo tra contestatori, simpatizzanti e movimenti che lo sostengono. Una ventina di cittadini gli hanno urlato contro «[i]Vai a lavorare! Che sei venuto a fare all’Aquila?[/i]» «Non siete voi a rappresentare L’Aquila», risponde Salvini, acclamato anche da un coro – “[i]Matteo, Matteo[/i]” – intonato dai suoi simpatizzanti.
«La città non deve rimanere un museo. Ogni negozio che chiude è una luce che si spegne», afferma il segretario della lega Nord parlando delle problematiche tutte aquilane legate alla ricostruzione. «Chiederò conferma dei fondi sia a Roma che a Bruxelles. A livello locale, invece, mi accerterò che le amministrazioni paghino, perché, anche se ci sono i soldi, per motivi burocratici non vengono spesi e se le imprese non vengono pagate c’è il rischio che saltino.
Mi sono arrivate decine e decine di mail su come fare commercio e come fare impresa. E’ la prima volta che vengo all’Aquila. Ho scelto di venirci lontano da campagne elettorali in modo da essere più obiettivo. Son qui ora per ascoltare e poi per fare il cane da guardia». E, in particolare, sulla ricostruzione ci tiene a sottolineare che nel capoluogo abruzzese è scattato il fondo solidarietà, cosa che non è avvenuta in Liguria e Toscana.
Pugno duro sull’uscita dall’euro. Anche dopo la notizia di ieri con cui la Bce di Mario Draghi ha lanciato un severo richiamo al governo di Atene, Salvini rimarca quanto sia urgente «Uscire dall’euro. La moneta della fame, della disoccupazione e dell’immigrazione».
Sul futuro del Centro Destra invece si dice coerente alla sua linea politica. «Non ho capito ancora cosa voglia fare Forza Italia, Ncd invece punta alla poltrona. Io voglio portare avanti un progetto coerente come Lega e gli altri, se vorranno, si aggiungeranno».
Sul neo eletto Presidente della Repubblica non si sbilancia. «Il passato politico di Mattarella non è uguale al mio. È cresciuto a pane De Mita e Andreotti. Non ho pregiudizi. Giudicherò i fatti».
Tra i politici aquilani ad attendere Salvini c’erano i consiglieri Luigi D’Eramo, Emanuele Imprudente e l’ex sindaco Biagio Tempesta.
{{*ExtraImg_232261_ArtImgRight_300x225_}}Dopo la contestazione iniziale, nel tendone di Piazza Duomo vari simpatizzanti, molti giovanissimi, hanno conosciuto e scambiato qualche parola con il Segretario della Lega Nord.
Dall’altro lato del centro storico, invece, l’ Asilo Occupato ha esposto uno striscione con scritto “[i]Salvini L’aquila non è con te[/i]”.