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Grave incidente sul rettilineo di Preturo ieri sera.
Un uomo di circa 80 anni è stato investito da un’auto guidata da un uomo di circa 50 anni residente a Preturo.
L’ottantenne aveva già terminato l’attraversamento della strada ed era praticamente già arrivato sul marciapiede quando l’automobile, che transitava sul rettilineo, lo ha investito in pieno.
L’uomo alla guida, la cui patente è stata immediatamente sospesa, ha spiegato di non aver visto l’anziano sul ciglio della strada.
Si rinnova il grido di dolore della popolazione di Preturo ed in particolare della presidente dell’associazione Vittime della strada Erina Panepucci che, suo malgrado, si trova di nuovo protagonista di una tremenda tragedia, essendo la figlia della vittima.
«Credevo che la mia famiglia avesse già pagato un tributo di sangue importante a questo “Stato”. Invece no!» spiega al telefono al Capoluogo raggiunta al capezzale di suo padre.
La Panepucci ha sottolineato «la manifesta pericolosità del rettilineo» per cui si è fatta promotrice di molte proposte sia in Comune che in Provincia alla ricerca di un intervento risolutivo al problema.
«Il punto in cui ha attraversato mio padre è molto trafficato perchè ci sono un ufficio postale ed un asilo.
Abbiamo chiesto di porre in posa dei dossi o dei dissuasori, ma le amministrazioni si sono rimbalzate le responsabilità e non hanno preso in seria considerazione la pericolosità del rettilineo, che troppo spesso sembra una pista di formula uno».
«Sono in ospedale al capezzale di mio padre – conclude la presidente dell’associazione Vittime della strada – che ha riportato una frattura del bacino, della tibia, un trauma cranico, diversi punti di sutura ed emorragie interne per le quali sono state necessarie diverse trasfusioni».
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