
– Mia devota Signora, hai visto? Anche questa volta ho avuto ragione. Don Chisciotte, quando una “Primavera” qualsiasi lo definisce “inetto, tardivo, scarsamente produttivo”, tira fuori le migliori risorse nascoste e sforna idee come un fiume in piena. Ne sei convinta?
– [i]Signore mio, malgrado i vostri incoraggiamenti ed i positivi giudizi sui miei progressi, non potrò mai competere con Voi. Non avete sbagliato neppure questa volta. Non ho capito bene a che cosa Vi vogliate riferire: all’ira del Pelide Achille che ancora non si placa, alle critiche sull’aeroporto, al parco delle acque, alla mancata redazione del PRG, alle fogne che scoppiano o alle trappole lasciate dall’Assessore trasmigrato ad “ARTE”[/i].
– Signora, vedo che hai ancora delle perplessità. Per mettere ordine alle tue idee e a quelle del Massimo cittadino inizierò dall’aeroporto. È vero, o non è vero, che si è scagliato contro tutti coloro che hanno criticato la sua scelta?
– [i]Mio Signore, non alterateVi. Non intendo contestare nessuna delle vostre verità. Risponderò puntualmente, sperando di essere attenta ed esauriente. Don Chisciotte ha raccontato un’altra barzelletta quando ha affermato che “gli aquilani si pentiranno di non aver creduto al decollo dell’aeroporto, perché nel 2050 tutte le città avranno uno scalo aereo per via della evoluzione dei trasporti”. Questo concetto è vero e innegabile. L’Aquila resterà senza le ali[/i].
– Signora mia, adesso ti ci metti anche tu a raccontare favole? L’Aquila manterrà le ali naturali, quelle leggere fatte di piume. I piani di riordino dei trasporti l’ex tuo compagno di scuola li legge, o ancora non arrivano nella fucina delle grandi idee? L’ENAC ha ribadito, proprio qualche giorno fa, che l’aeroporto “Primavera” di Pescara sarà declassato. A questo punto mi domando come faccia il grande Hidalgo a sostenere lo sviluppo dell’aeroporto dei Parchi senza utenti. A meno che non si riferisca ai viaggiatori della fauna protetta dei tre Parchi che circondano l’aeroporto. Un rimproverino a chi gli ha consigliato la scelta dell’irrealizzabile progetto, niente! Non se ne parla nemmeno! Sta bene Rocco? Sta bene tutta la rocca!
– [i]Signore carissimo, queste idee possono balenare soltanto nella Vostra mente. Don Chisciotte guarda sempre avanti, è lì che vede i mulini a vento, vede l’orizzonte, vede il mare. A proposito del mare, girano voci nella casa dell’Hidalgo, il cui significato mi sfugge. Non so bene se sia una provocazione, oppure una banale polemica con l’esuberante galletto “Primavera” della costa. Voi, certamente, ne sapete di più[/i].
– Carissima, vedo che stai facendo sfoggio di strategia della comunicazione. Vorresti che dicessi io tutto ciò che passa per la tua mente. Mi compiaccio. Voglio dirti che nella polemica “Primavera” Don Chisciotte sta avendo la meglio. Infatti, nei suoi grandi sogni ha voluto ispirarsi al logo della Mercedes, la famosa stella a tre punte, i cui settori stanno ad indicare, mare, cielo e terra, perché la casa tedesca produce motorizzazioni per questi tre grandi spazi. L’Hidalgo li sta percorrendo tutti. Ha iniziato col cielo, con l’aeroporto. Purtroppo le cose non sono andate troppo bene a causa della errata valutazione dei viaggiatori. Ha proseguito con la terra promettendo agli aquilani l’approvazione di un nuovo PRG entro il 2013, poi per il successivo mese di giugno e, infine, entro la fine dell’anno 2014. Proprio ieri è tornato sull’argomento asserendo che il PRG si trova nella fase embrionale, sta ancora in “mente Dei”, inizia a gattonare. Comincerà a muovere i primi passi per la fine del 2015, in maniera che possa diventare oggetto di materia elettorale per le prossima tornata. Intanto, le aree bianche cominceranno a cambiare colore a causa della esposizione alla luce delle planimetrie. Alcune diventeranno gialle “di completamento”, altre color marrone[i] “di espansione”[/i] ed altre, quella della povera gente, resteranno ancora bianche, oppure diventeranno verdi “di rispetto”. Hai capito ora?
– [i]Signore mio, potrei avere anche capito. Manca ancora un altro elemento, l’acqua. Forse Vi è passato di mente?[/i]
– Mia cara, non dimenticato proprio nulla. Ho voluto verificare il tuo grado di attenzione. Brava. Non ti sei distratta. Se ben ricordi, quasi alle calende di gennaio, Don Chisciotte ha fatto un grande annuncio. Grande per modo di dire. Ha detto queste testuali parole: “Voglio realizzare a L’Aquila il “Parco delle acque”. Come tutti i cittadini aquilani, non ci credo. Dove andrà a captare tutta l’acqua che ci servirà. Forse la porterà dal mare. Oppure farà risalire l’acqua marina lungo il letto dell’Aterno, creando due corsie di scorrimento. Una in discesa con le acque “dolci” e una in salita con quelle salate.
– [i]Signore, questa volta non Vi riconosco. Non sarà la “Primavera” a portare le acque in città. Don Chisciotte non ha bisogno di nessuno. Tiene acqua a profusione. Guardate quanta ne esce a Porta Roma. Un fiume. È scoppiata una fognatura di cui non si era mai parlato. C’è mancato poco che non abbia travolto cinque o sei costruzioni, specialmente quelle realizzate sopra al collettore. Non si sa bene se lo scoppio sia stato provocato dal peso di queste costruzioni o dal terremoto. Adesso mi spiego perché se la prende con Aielli, perché non ha previsto inconvenienti del genere ascrivibili al terremoto[/i].
– Carissima, ora non esagerare. Si è arrabbiato con il suo braccio destro che, nel momento del bisogno lo ha lasciato per “ARTE”. Non solo. Ha escluso il grande Hidalgo dall’inaugurazione dell’annoso tratto del raddoppio di Via Corrado IV, lasciandolo tra le acque “bianche e nere” provenienti dal Torrione.
– [i]Signore, scusatemi per l’appunto: l’Assessore non è andato via per “ARTE”, è andato via per “ARTA”. Sono due cose ben diverse. La prima è nobile, si tratta di cultura. La seconda è prosaica materia, simile alla famosa mela contesa politicamente tra “l’Amicone” ed il Governatore. Provate a indovinare chi ha avuto la meglio?[/i]
– Signora mia, come ti viene in mente una domanda del genere? L’unico vincitore è stato Don Chisciotte, a dispetto di quanto dice “Primavera”. Con una sola mossa si è tolto dalle scatole l’Assessore che gli faceva ombra e ha fatto credere al Governatore di avergli ceduto un attaccante di sfondamento.
– [i]Signore mio, che botta! Altro che lentezza, inconcludenza, evanescenza. Questa è una vera strategia di alto livello. Oggi mi spiego perché ha invitato Renzi a L’Aquila. Don Chisciotte ritiene che il Presidente del Consiglio abbia bisogno di frequentare un corso di alta formazione per potersi difendere dalle bordate lanciate dalla minoranza del suo partito. Signore mio, richiamate pure la mia povera anima accanto a Voi, preservandola, ove possibile, dai fuochi incrociati dei politicanti. E così sia.[/i]