
«In riferimento al commento del Sindaco di L’Aquila sull’operato dell’USRA, pubblicato
ieri sulla sua pagina facebook, i “Settanta istruttori” (in realtà 63, di cui 51
tecnici e 12 amministrativi), nello spirito di lealtà operosa tra le Amministrazioni,
tengono a precisare quanto segue». Così si esprimono in una nota i sessantatré dipendenti dell’Ufficio Speciale tirati in ballo sul social network Facebook da un commento del sindaco della città, Massimo Cialente.
«Come correttamente riportato dal Sindaco, nella settimana dal 2 al 6 febbraio,
l’ufficio, oltre ad aver svolto la regolare attività istruttoria (avvii del procedimento,
esami, incontri con i tecnici, front office, atti amministrativi e contabili) ha licenziato
28 pratiche di ricostruzione privata per un importo complessivo di
32.953.726,63 euro», scrivono.
«Di questa somma, ben 26,5 milioni di euro possono essere
impegnati direttamente, mentre 6,5 milioni di euro riguardano pratiche di scheda
parametrica primo livello, delle quali deve essere ancora presentato il progetto esecutivo».
«E’ un risultato importante, che, nella possibilità non scontata di poter essere
replicato tutte le settimane, comporterebbe una produttività annua di oltre
1,5 miliardi di euro, ben sopra alle più rosee previsioni fatte dallo stesso Sindaco.
Si fa inoltre presente che gli istruttori sono chiamati ad esaminare le pratiche il più
velocemente possibile, dedicando ad ogni singolo caso l’attenzione e la cura dovute,
e trovandosi purtroppo ad applicare una normativa ridondante, contraddittoria
ed incompleta, non scritta di certo dai sessantatre dipendenti».
«Nel continuare ad operare con il massimo impegno per evadere correttamente il
maggior numero di pratiche e svolgere tutti gli altri compiti assegnati all’USRA,
nella convinzione che alla città di L’Aquila non servano capri espiatori a cui imputare
colpe e responsabilità, si coglie con estremo favore il novello interesse che il
Sindaco sta mostrando per l’attività dell’USRA.
L’occasione infine è gradita per invitare l’Amministrazione tutta ad un momento di
confronto che possa portare a soluzione le problematiche da noi più volte evidenziate», questa la sagace conclusione.