Nailympics, è avezzanese la regina dello ‘stiletto’

13 febbraio 2015 | 10:55
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Nailympics, è avezzanese la regina dello ‘stiletto’

di Gioia Chiostri

Giovane, determinata, creatrice e saggiamente disincantata. Talentuosa, agguerrita, lucida, ma anche fragorosamente sognatrice. Fra tutti gli esempi di vite vincenti, [i]IlCapoluogo.it[/i] ve ne propone una davvero illuminante, perché vera, caparbia ed esemplare. Un bel paio di occhi verdi da donna meritevole innamorata del merito e un sorriso disarmante come personale asso nella manica: lei è Claudia Manna ed è stata da poco eletta campionessa olimpica internazionale della Nail Art.

{{*ExtraImg_233083_ArtImgRight_300x168_}}‘[i]Se si appare, si è[/i]’, avrebbe detto il filosofo dei tempi mordi e fuggi di oggi. Eppure, per fortuna, qualcuno ha salvato l’onesta fede di vita capovolta di una volta: se sei, appari, quindi. E proprio questo è accaduto ad una giovanissima ragazza originaria di Trasacco, onicotecnica. Lei, poco più che ventenne, ha recentemente incoronato il suo sogno: quello di essere riconosciuta come un’artista internazionale della Nail Art. Suo l’oro nelle Olimpiadi delle unghie smaltate, le Nailympics, avvenute in una due giorni entusiasmante (1 e 2 febbraio) presso la Capitale romana. Dura la competizione internazionale, ma molto più duro il suo carattere da creatrice di fantasie in miniatura ragionate sulla punta del dito indice della mano destra. Il treno dei desideri, per questa giovane promessa della moda artistica, è partito molto presto e non mostra segni di arresto alcuno.

{{*ExtraImg_233084_ArtImgRight_300x168_}}«La moda delle unghie colorate ed impreziosite da vari dettagli sorprendenti – spiega – spopola sempre di più sia in Italia che all’Estero. Per questo, da qualche anno, sono nate le Nailympics: le olimpiadi delle unghie, praticamente, ossia competizioni internazionali dove noi amanti di questo mondo possiamo incontrarci, confrontarci e sfidarci in quello che sappiamo fare meglio. Quest’anno, la gara della decorazione ha riunito centinaia di partecipanti provenienti da 50 Paesi diversi, tutti ovviamente accomunati dalla medesima passione. Perché è di passione che si tratta e non di semplice lavoro», aggiunge. La bellezza poi, risiede nel trasformare quest’ultima in un ‘contratto a tempo indeterminato’, cioè divenire la dipendente più diligente dei propri sogni. «E’ questo che ho cercato di fare io e, si spera, nel migliore dei modi». Fra forni sfornanti pane profumato e negozi con le serrande abbassate troppo presto, nasce e cresce ad Avezzano l’arte che dà e fa bilancio.

{{*ExtraImg_233085_ArtImgRight_300x168_}}Claudia Manna è un’amica di lunga data della Redazione de IlCapoluogo.it. Incontrata fra i corridoi della Fiera campionaria dell’artigianato e dell’imprenditoria di qualità, quale ‘Magia del Fare’, ad Avezzano, è oggi annoverata fra le stelle delle stiliste delle unghie: un bel salto in lungo per una ragazza di soli 22 anni. Un traguardo dorato per lei, che commenta: «sicuramente, per me, essere arrivata prima tra tante, significa aver avuto la prova di riuscire in quello che amo. Sono riuscita finalmente a trasmettere a chi mi sta attorno ciò che provo. In questo caso, sono riuscita a trasmettere ai giudici la voglia e la forza di andare avanti e di fare sempre meglio. In questo mestiere, non si finisce davvero mai di imparare».

{{*ExtraImg_233086_ArtImgRight_300x168_}}Da oggi, Claudia Manna verrà ricordata per essere stata incoronata, a livello internazionale, ‘regina dello stiletto’, ossia di un particolare tipo di forma dell’unghia approdata in Italia dalla lontana Russia. «Stiano attenti a non farmi arrabbiare – dice ridendo – perché potrei costruirmi un’arma letale! La mia famiglia è, ovviamente, contentissima; mi ha seguita in ogni mia scelta da quando decisi di addentrarmi in questo mondo affatto convenzionale. Di complimenti ce ne sono stati tantissimi; confesso che sentirsi chiamare ‘campionessa olimpica’ fa un certo effetto, anche perché, fino a qualche tempo, era un titolo che legavo al solo universo dello sport. Inoltre, vedere le persone intorno a me soddisfatte del mio risultato non è stato un onore da poco; a partire dalla mia super maestra Irene Merlo, che mi ha premiata e consegnato la medaglia, per arrivare alla mia stupenda compagna di gara Corinne Di Battista, con la quale ho condiviso i primi momenti di ansia e, alla fine, la meraviglia della vittoria. Anche per lei, primo posto nel french twist. E come non citare colei che rappresenta la Crystal Nails in tutto il territorio italiano, Milena Migliorini, che, soddisfatta, ci ha rubacchiato momenti e sorrisi con la sua fotocamera? Per arrivare poi a Guido Grassi, uno dei giudici italiani, che mi ha atteso sotto il podio per congratularsi con me. Un’esperienza fantastica, da ripetere sicuramente, puntando sempre al meglio, però. Io, in cuor mio, non mi sento di aver raggiunto una meta, ma di aver superato il primo gradino di una lunghissima scalinata ascendente».

{{*ExtraImg_233087_ArtImgRight_300x400_}}Claudia Manna ha dimostrato, in una competizione a carattere internazionale e creativo, di possedere quella luce interiore chiamata talento. Sue le lacrime, le tensioni, gli abbattimenti morali e le rivincite che, come fantasmi mai scacciati definitivamente, hanno ‘infestato’ la sua ‘scalata’ al successo. Il treno che trascorre una volta nella vita di fronte la fermata arcigna delle opportunità, questa volta, davvero è stato preso al volo. Ma quanto lavoro ci vuole per essere una campionessa olimpica? «’Lavoro, lavoro, lavoro’ è il mio motto. Per quanto è riguardato, invece, l’allenamento pre-gara, si è partiti da un corso che insegna proprio ad affrontare la situazione della competizione in sé, oltre alla fase pratica della sfida. Durante il corso, l’insegnante, nel mio caso la mitica Simona Ganderova, mi ha svelato ogni tipo di nozione per creare quella che viene definita l’unghia perfetta. Nulla deve essere lasciato al caso: la perfezione è richiesta in ogni minimo dettaglio». Lavorare con le unghie significa far macinare il settore produttivo della bellezza; significa credere in una professione, non addormentarsi sugli allori e contribuire a fare della Marsica la costola imprenditrice d’Abruzzo.

{{*ExtraImg_233088_ArtImgRight_300x168_}}«Sono cresciuta tanto anche se in poco tempo – aggiunge – ma l’amore per tutto questo mi conduce a bruciare le tappe sempre più velocemente; si tratta di innervare in ogni unghia realizzata qualcosa in più, che non so bene cosa sia. In cosa devo crescere ancora? La perfezione è una spiaggia perlacea lontana; ancora non l’ho raggiunta, ma è a questa che punterò da adesso in poi».

Claudia, confessa, dedica la vittoria raggiunta alla sé stessa maturata. «Essere in gamba, non significa vincere sempre, ma raggiungere ogni giorno un livello più alto. La vittoria, per me, è la costanza: è questa che viene premiata, alla fine».

{{*ExtraImg_233089_ArtImgRight_300x400_}}Sabato prossimo sarà il 14 febbraio: la fatidica festa degli innamorati. Chiediamo alla campionessa olimpica: cosa si potrebbe indossare sulle unghie per fare il paio con uno stile da femme fatale? «A San Valentino, il rosso non può mancare. Le innamorate più classiche si affidano al buon vecchio monocolore, che fa sempre il suo effetto. Le più audaci, invece, puntano ad ottenere quel pizzico di lunghezza in più sull’unghia, magari bardata con un bel french rosso, estremizzato da una forma all’ultimo grido. Per le più piccoline e romantiche, io consiglierei qualche cuoricino posizionato qua e là sull’unghia utilizzando il colore rosso mescolato con un fucsia vivace e un bianco basico per creare una Nail Art più spiritosa. Attendo le foto delle creazioni».

Il raggiungimento di un obiettivo comincia dall’adottare la giusta filosofia di vita. Sopravvivere alle porte chiuse per vivere pienamente i portoni aperti. Tutto ciò è inebriarsi di passione, pagaiando verso l’oasi biancastra dei desideri pensati e realizzati. Mai dire di no al destino.

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