
Uno scheletro super tecnologico che, indossato dagli anziani, riequilibra la postura logorata dalle malattie senili tramite impulsi nervosi. Stimoli cerebrali che dal sistema periferico raggiungono quello nervoso centrale per essere rielaborati ai fini della ricostruzione dell’immagine motoria a livello di cervelletto. Non è fantamedicina bensì uno degli ultimi ritrovati, presentato oggi, sabato 14 febbraio, all’Aquila, durante un meeting formativo all’ospedale San Salvatore – promosso dal dottor Marco Pozone, direttore di Geriatria, e dal dottor Giorgio Spacca, responsabile della riabilitazione ospedaliera – dal titolo: “[i]La multimorbilità nel paziente anziano, una sfida per una società che invecchia[/i]”.
L’esoscheletro ‘hi tech’ (Human body posturizer) è stato indossato, per una dimostrazione pratica, da alcuni anziani nel corso del convegno formativo nell’aula A. Dal Brollo dell’ospedale. A illustrarne nel dettaglio le proprietà è stato il suo inventore, il professor Maurizio Ripani, docente di anatomia dell’università di Foro Italico di Roma.
La speciale tuta è stata testata da un gruppo di lavoro italiano e riconosciuta dal ministero della Salute e, nei prossimi giorni, sarà in commercio in Italia. Si potrà acquistare privatamente o tramite convenzioni con le Asl che decideranno di avvalersene.
Lo speciale scheletro viene impiegato «su una serie di applicazioni che spaziano dall’attività agonistica alle problematiche posturali dell’anziano, ma anche in malattie neurologiche come la Sla (sclerosi amiotrofica laterale) e fenomeni del Parkinson». I primi risultati sono incoraggianti, secondo il professor Ripani, ma «occorre andare avanti nella ricerca».
Secondo uno studio del dipartimento di scienze dell’invecchiamento della Sapienza di Roma i pazienti con età media 65 anni che hanno indossato la tuta per 30-40 minuti al giorno nell’arco di un mese, hanno raddoppiato la capacità motoria.
Il merito di aver portato all’attenzione dell’Abruzzo questa grande novità, riguardante il riallineamento della postura, spetta agli organizzatori: i dottori Pozone e Spacca. Con il convegno didattico, a cui è intervenuto il Manager della Asl 1, Giancarlo Silveri, la Asl ha voluto ribadire «l’impegno con cui segue le continue evoluzioni tecnologiche legate al mondo degli anziani e alle nuove possibili opportunità mediche di assistenza». L’innovazione, se non nell’immediato, potrebbe essere presa in considerazione in prospettiva per arricchire i servizi sanitari di strumenti moderni nella gestione della popolazione senile.
«Il convegno – ha commentato il dottor Pozone – è stato seguito con grande interesse ed è stata l’occasione per ‘tener d’occhio’ novità rivoluzionarie come l’esoscheletro e, soprattutto, per definire ulteriormente i percorsi di assistenza da adottare in ospedale per gestire le patologie che in contemporanea affliggono l’anziano. Una compresenza di malattie, da quelle ossee alle neurologiche, che rende necessario il concorso e la collaborazione di molteplici discipline mediche all’interno dell’ospedale».
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