‘Lezione al buio’, l’iniziativa parte da L’Aquila

14 febbraio 2015 | 09:27
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‘Lezione al buio’, l’iniziativa parte da L’Aquila

di Claudia Giannone

La difficoltà di spegnere la luce del mondo e di tenere lontano i rumori della vita: il mix proposto nell’Università degli Studi dell’Aquila, per un tentativo di “lezione al buio” per la prima volta realizzato in Italia.

Le luci si spengono, gli occhi della folla iniziano ad abituarsi: piccoli spiragli iniziano a filtrare dalle finestre oscurate con dei cartelloni neri, l’unico faro nella notte è rappresentato dal palco sul quale quattro ragazzi si esibiscono con i loro strumenti. Realizzati, dunque, intermezzi musicali tra una lezione e un’altra, per far immergere totalmente le persone nella riflessione portata dell’oscurità.

«Buio come condizione del genere umano»: queste le parole della prima lezione, tenuta da Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia Culturale presso il Dipartimento di Scienze Umane. Buio visto come situazione della popolazione mondiale, come civiltà che non riesce più ad evadere dall’oscuro. Buio come l’uomo.

Un tentativo, dunque, che arriva proprio in una giornata in cui il mondo decide di spegnere le luci per ottenere un risparmio che, seppur minimo nello spreco di ogni giorno, rappresenta un passo verso il futuro che l’uomo desidera: un mondo nuovo, pulito e sempre più attento al proprio benessere. Un mondo che, però, ancora non riesce a fare a meno di quegli elementi che, implicitamente, lo consumano.

Si parte dall’Aquila per un progetto che riguarda il Paese intero e non solo: un’iniziativa che dovrà sensibilizzare il mondo intero.