«Comune L’Aquila rischia dissesto finanziario»

16 febbraio 2015 | 13:03
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«Comune L’Aquila rischia dissesto finanziario»

di Claudia Giannone

Chiaro il messaggio dell’opposizione nella conferenza stampa sul «Default del Comune dell’Aquila»: in questo momento, a partire dai costi del Progetto Case per la manutenzione e non solo, fino ad arrivare ai tagli dei contributi, il Comune rischia il dissesto finanziario. Una situazione, secondo le parole di Giorgio De Matteis, largamente anticipata da tempo, in tutti i campi che ora stanno portando alla catastrofe.

«Stiamo sfiorando i venti milioni di debito – dice – alla mancata adozione di tutte le procedure relative alla gara per la manutenzione del Progetto Case, bisogna sommare anche i problemi per le bollette non pagate. Inoltre, due sono i milioni di euro dell’Inail ancora non utilizzati perché non programmati. Non abbiamo attenzione da parte del governo: la nostra situazione è totalmente misconosciuta e scomparsa».

De Matteis conferma la propria tesi indicando i vari rinvii delle visite di Renzi, attraverso l’affermazione «non sappiamo se sia più pinocchio lui o Cialente». Da mesi, ormai, il Premier promette alla città la propria presenza, continuando poi a rimandare.

«Sommando il blocco della ricostruzione alle aziende in crisi nella città – aggiunge – siamo arrivati sull’orlo del dissesto finanziario. L’attuale amministrazione sta distruggendo questa città. Ci aspettiamo proposte che non riguardino solo l’aumento delle tasse: la situazione deve essere spiegata in maniera più chiara di come si è fatto fino ad oggi. Vogliamo più fatti, meno favole».

Una delle richieste dell’opposizione è stata accolta: il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso sarà presente in Consiglio comunale il 26 febbraio, per illustrare alcuni punti su diversi livelli, da quello regionale a quello provinciale. «Da lui vogliamo spiegazioni – ha proseguito – sulla capacità di acquisizione di risorse finanziarie su alcuni settori strategici, sulla preparazione dell’individuazione dei programmi Horizon 2020 e sul ripristino dell’affermazione che L’Aquila è ancora il capoluogo di Regione».

Si torna, dunque, a discutere sul tema della Legge su L’Aquila Capoluogo: una legge, secondo le parole di Luigi D’Eramo, che cela un desiderio di depotenziare il capoluogo di Regione a favore dell’introduzione delle macro regioni. Si tratterebbe, dunque, di un progetto ben definito che punta a cancellare il ruolo dell’Aquila, «favorito da traditori del PD che attraverso questa legge hanno gettato l’osso alla popolazione».

«Non siamo gufi – ha concluso De Matteis – ma persone che si sono accorte in anticipo della situazione che lentamente avanzava verso il baratro. Abbiamo un governo sordo, di fantasmi, che ancora non si accorge di come il Progetto Case sia un problema sempre più pesante che non si risolverà con l’aumento delle tasse».