Politica

Cramoss, sicurezza stradale ‘interrogata’ in Abruzzo

Il Consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari ha presentato un’interrogazione sul progetto del Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale (Cramoss), predisposto dalla Regione in partenariato con le 4 amministrazioni provinciali. Obiettivo dell’iniziativa era «dotarsi di strumenti e modalità operative utili a consentire analisi tecniche, economiche e sociali a supporto delle attività di programmazione e gestione degli interventi in materia di sicurezza stradale, oltre a valutazioni in ordine alla efficacia delle politiche e dei progetti messi in campo dalle Amministrazioni coinvolte».

L’investimento complessivo era di 2 milioni e 870mila euro, finanziati al 30 per cento con fondi regionali e al 70 con risorse statali.

«Il Cramoss – spiega Pettinari nell’interrogazione – è articolato in due sezioni operative e una sezione consultiva: il Centro Operativo di Monitoraggio, struttura stabile, operante all’interno della Direzione regionale Trasporti Infrastrutture Mobilità e Logistica e collegato con i Centri di Monitoraggio Provinciali; il Centro Studi, con funzioni di supporto tecnico/scientifico di indirizzo e coordinamento; la Consulta della Sicurezza Stradale, sede del confronto con le parti sociali e in generale con i portatori di interesse nell’ambito di riferimento. Avrebbe dovuto prioritariamente occuparsi della formazione degli addetti ai lavori (tecnici, forze dell’ordine), di predisporre campagne di comunicazione mirate, di predisporre progetti pilota e di realizzare un Sistema informativo della sicurezza stradale, contenente i dati delle infrastrutture stradali, i flussi di traffico, il numero degli incidenti e il repertorio degli interventi realizzati».

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Secondo Pettinari, tutti gli atti di gara sono stati predisposti da tempo, ma sono tuttora bloccati negli uffici regionali.

«Per questo – conclude il Consigliere del M5S – ho presentato questa interrogazione al Presidente D’Alfonso, per sapere se ha intenzione di sollecitare gli uffici a concludere l’iter del progetto, ma anche per conoscere i motivi che hanno portato a questi ritardi».

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