
di Francesca Marchi
Con 11.518 voti Porta Barete conquista il primo posto in Abruzzo e il ventisettesimo in campo nazionale nel settimo censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano), che ogni anno premia siti artistici e paesaggistici italiani che hanno ricevuto il maggior numero di preferenze, con interventi concreti di recupero e salvaguardia.
Un risultato straordinario senza precedenti. 11.518 segnalazioni, vale a dire circa un quarto della popolazione del capoluogo.
{{*ExtraImg_233676_ArtImgRight_300x200_}}Un sentimento d’amore nei confronti della città dimostrato attraverso un gesto concreto. Significativa è anche la crescita della partecipazione organizzata grazie ad associazioni, gruppi e comitati spontanei.
«Un plebiscito, un risultato senza precedenti!», lo definisce Cesare Ianni del gruppo di azione civica Jemo ‘Nnanzi. Il gruppo, che oggi è composto da circa 50 persone, si impegna in iniziative volte a creare un collante che rinsaldi l’identità persa. E i dati ufficiali del Fai rappresentano un importante traguardo anche per loro.
L’emblematica vicenda del recupero di Porta Barete, che tanto ha fatto e fa discutere, ha sicuramente risvegliato un forte senso di appartenenza. E’ una vittoria dall’enorme valore sociale che scavalca l’importanza storica e culturale.
Il secondo posto a livello regionale se lo aggiudica la Fontana di Civitanova a Lanciano con 4.369 segnalazioni, seguono Campotosto (2.653), il Castello della Monica di Teramo (2.308) e la Rocca Turrita di Avvistamento di Rosciano (1.138).
Al primo posto in Italia c’è invece il Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare in Liguria.
{{*ExtraImg_233677_ArtImgRight_300x449_}}I prossimi passi porteranno, a partire da marzo, all’apertura di una nuova e importante fase di lavoro, attraverso le Linee Guida per gli interventi dedicate ai luoghi che hanno ottenuto almeno 1.000 voti: i referenti dei luoghi potranno infatti presentare al Fai una richiesta di intervento, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca un sostegno reale dai territori di riferimento.
La tutela del patrimonio culturale e ambientale italiano è un asset strategico per il nostro Paese, 1.658.701 sono stati gli italiani che hanno partecipato al censimento.