Ricostruzione: «Frazioni dimenticate»

18 febbraio 2015 | 18:48
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Ricostruzione: «Frazioni dimenticate»

«Constatiamo, ogni giorno di più, che le frazioni del Comune dell’Aquila sono state abbandonate a se stesse ed escluse dal processo di ricostruzione. A quanto pare l’amministrazione di centro sinistra al governo della città ha deciso che i piccoli centri del circondario, soprattutto quelli più danneggiati dal sisma, debbano essere cancellati». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il consigliere comunale Roberto Tinari (Forza Italia).

«La prova più evidente – argomenta Tinari – è rappresentata dal fatto che, nel silenzio generale, sono state approvate solo sette schede parametriche per le frazioni, a fronte delle migliaia che sono state presentate e che attendono di essere esaminate. Se la ricostruzione della città è al palo, quella delle frazioni non è mai partita. E, a quanto pare, nessuno si indigna».

«È ora di dire la verità ai cittadini aquilani – aggiunge Tinari – È ora di spiegare a coloro che vivono nelle frazioni se potranno mai vedere le loro case e i loro borghi ricostruiti oppure no. Che cosa hanno prodotto gli esperti nominati dall’Usra e profumatamente pagati coi soldi dei cittadini aquilani? E, soprattutto, chi doveva controllare il loro operato e chi dovrà controllare quello del nuovo coordinatore? Non è che tra qualche anno ci sveglieremo di colpo con altre brutte sorprese? Quanto alle schede parametriche, sarebbe ora di dire finalmente in modo chiaro quando verranno esaminate quelle parte prima e parte seconda delle frazioni. Così come l’amministrazione dovrebbe spiegare perché ancora non vengono finanziati il decimo e l’undicesimo elenco di progetti ammessi a contributo».

«A sei anni dal sisma, non si può più andare avanti a spot – conclude Tinari – Questa città non lo merita e chi ha scelto, con coraggio, di restare e ha affrontato tante dure prove in questi anni difficili, ha il diritto di sapere quando potrà rientrare a casa».