Comune a Collemaggio: «Si utilizzi invece L’Aquila ‘storica’»

«Leggo sulla stampa locale l’ipotesi di delocalizzare la sede del Comune dell’Aquila su Collemaggio». Questo il commento di Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale.
«Come già dichiarato qualche mese fa, penso che restituire il centro storico agli aquilani, voglia dire prima di tutto mantenere ben salde le postazioni degli uffici comunali, tornando a utilizzare l’ingente patrimonio pubblico dislocato in centro storico. Tanto per essere ancora più pragmatici, mi riferisco al seguente patrimonio immobiliare comunale: Palazzo Margherita (piazza Palazzo), Via Sassa (ex Scuola Patini), Via Maiella (ex Liceo Scientifico), San Bernardino (l’intero ex Distretto Militare), Corso Umberto (ex museo Santa Maria dei Raccomandati), oltre a Palazzo Quinzi, l’immobile in Piazza della Lauretana e altri immobili concessi alla Provincia per l’ubicazione delle Scuole».
«Questi sono solo alcuni degli immobili di proprietà del Comune dell’Aquila in Centro Storico. Sulle ragioni di questa scelta sarebbe persino inutile tornare, in virtù del fatto che riportare il Comune in centro, oltre a dare una evidente spinta alla sua ricostruzione, renderebbe nuovamente vivibile la città, anche dal punto di vista sociale, commerciale e culturale. E soprattutto non verrebbero sprecati danari in più per costruire sedi temporanee. Se l’obiettivo è riportare sedi in centro storico e non operare scelte azzardate facendo salti nel buio e sprecando denaro pubblico, concentriamo le nostre forze su questo», continua.
«Pensiamo al recupero del patrimonio architettonico e della qualità della vita per restituire il centro storico ai suoi cittadini, un centro omogeneo, dove il patrimonio privato si armonizzi nuovamente con quello pubblico.
A questo proposito non sono più ammissibili ritardi e lungaggini burocratiche che blocchino i progetti e i lavori di cantieramento della ricostruzione pubblica. Per un’accelerazione in tal senso, mi impegno da adesso a favorire nell’immediato un incontro fra le amministrazioni pubbliche attualmente dislocate nelle zone periferiche della città, l’U.S.R.A, il Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche, le associazioni di categoria, nel corso del quale stabilire strategie e cronoprogramma che definiscano i tempi dei rientri di uffici, artigiani e commercianti in centro storico, compreso un sistema di parcheggi e dei trasporti che se non condiviso e pianificato secondo le linee tracciate dal Comune dell’Aquila con il P.U.M. rischiano di rappresentare un reale ostacolo alla vivibilità del centro storico».
«In altre parole, – conclude il consigliere – che definiscano i tempi del ritorno alla vita del Capoluogo di Regione».