Donare il sangue del cordone ombelicale: un gesto per la vita

di Martina Civisca*
La donazione del sangue cordonale è ancora troppo poco diffusa in Italia, eppure si tratta di un gesto ma estremamente importante.
CHE COS’E’ IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE? È il sangue che rimane nel cordone ombelicale e nella placenta dopo la recisione del cordone alla nascita. Questo sangue, che normalmente viene scartato assieme alla placenta, è la terza fonte, dopo il midollo osseo e il sangue periferico,di cellule staminali emopoietiche, cellule che generano i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine, utili alla cura di malattie del sangue e del sistema immunitario.
PERCHE’ DONARE IL SANGUE CORDONALE? La donazione del sangue cordonale offre molteplici opportunità di cura a tutte quelle persone affette da malattie del sangue e del sistema immunitario, che sono in attesa di trapianto di cellule staminali emopoietiche e che non hanno un donatore compatibile. Esso viene utilizzato principalmente per curare bambini o adulti di basso peso, poiché il volume, che può essere raccolto al momento del parto, è sufficiente per un trapianto in persone che non superano i 40/50 chilogrammi.
CHI PUO’ DONARE IL SANGUE CORDONALE? Possono donare tutte le future mamme che non abbiano avuto una gravidanza a rischio e che abbiano concluso la 34esima settimana di gravidanza. Il prelievo può essere effettuato sia dopo il parto naturale sia dopo il taglio cesareo. L’anestesia epidurale non costituisce alcuna controindicazione alla donazione. Le donne che non siano portatrici di malattie ereditarie e che non abbiano contratto infezioni durante la gravidanza. Le donne che, insieme al proprio partner, non hanno sofferto di malattie infettive come l’Epatite e l’Aids. Le mamme il cui parto non ha presentato complicanze ostetriche, come la sofferenza fetale acuta.
COME SI DIVENTA DONATRICI? Le future mamme dovranno rivolgersi presso il Centro Trasfusionale di L’Aquila dove riceveranno tutte le informazioni necessarie. L’iter prevede il colloquio della futura mamma con un medico, per verificare che sussistano tutte le condizioni di salute necessarie alla donazione. Durante il travaglio è opportuno che la donna o il marito informi il personale sanitario della volontà di donazione. il prelievo sarà dopo l’espulsione del feto e prima del secondamento. Per raccogliere il sangue del cordone si applica un sistema che garantisce la massima sterilità. E per conservare il sangue si utilizzano sacche sterili monouso. Ad ognuna di queste sacche viene applicata un’etichetta con un codice a barre per garantirne la tracciabilità. Questo sistema di raccolta permette di ottenere per ogni donazione una quantità di sangue compresa tra i 50 e i 150 millilitri. La sacca contenente il sangue cordonale è inviata alla Banca del Sangue del Cordone Ombelicale per essere congelata e a sei mesi dal parto, se si dimostra ancora idonea, la sacca entra nel circuito internazionale. Alla stessa data, anche le mamme la cui sacca è idonea, sono richiamate per essere sottoposte a controlli ematici gratuiti, al fine di consegnare un’anamnesi completa che accompagni la donazione.
A CHI PUÒ ESSERE DESTINATO IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE? Generalmente la donazione è allogenica cioè il sangue viene conservato nelle banche e messo a disposizione di qualsiasi malato che possa averne bisogno. In alcuni casi quando vi è la necessità si può richiedere di fare una donazione dedicata per curare un consanguineo del neonato.
QUAL E’ IL TUO PENSIERO? Purtroppo c’è poca sensibilizzazione delle donne su questo argomento. È un gesto d’amore che può salvare una vita e far tornare a sorridere una madre. La donazione è gratuita e non ha alcun rischio né per la mamma né per il bambino. Ricordiamoci mamme che quello che non viene donato viene gettato.
*[i]Martina Civisca ha 30 anni ed è un’ostetrica libero professionista e mamma del piccolo Matteo.
Si occupa di assistenza in gravidanza, sostegno al l’allattamento e nel post partum.
Le principali attività svolte sono corsi di accompagnamento alla nascita, corsi di Acquamotricità Prenatale e Neonatale e visite domiciliari nel Post Partum.[/i]