
di Claudia Giannone
Al termine del derby L’Aquila-Teramo, che non ha visto nessuna delle due compagini primeggiare sul terreno del “Fattori”, arrivano le parole del mister aquilano Nunzio Zavettieri.
«Per me, il bicchiere oggi è mezzo pieno. Era una partita difficilissima, uno scontro tra una squadra che deve ritrovarsi e una nella propria miglior condizione. Mi è piaciuto tantissimo il primo tempo e si è vista una differenza netta tra le due squadre nei primi minuti della ripresa. Poi ci siamo ricompattati con i giocatori più freschi che sono entrati, potevamo anche vincere».
{{*ExtraImg_233992_ArtImgCenter_500x334_}}«Tanti giocatori – ha proseguito – non hanno ancora i novanta minuti nelle gambe: dobbiamo lavorare sul minutaggio per arrivare al tour de force di marzo con più giocatori possibile. Da sabato inizieremo questo mese ricco di incontri, a Pasqua vedremo cosa ci sarà dentro l’uovo. Tornare a vincere è l’unica opzione, non abbiamo più alternative».
Commento sulla squadra scesa in campo e sulle scelte fatte in ultima analisi.
«Siamo stati corti e aggressivi, ci è mancato il guizzo finale, ma non era facile. Virdis? Fuori per il discorso fatto in settimana. Ho preferito Perna per le sue caratteristiche tecniche. Mi è piaciuto il primo tempo di Pozzebon: sono contento, anche se è sceso nel finale. La scelta di Triarico è stata dettata dal bisogno di un giocatore offensivo in quella zona che tenesse Scipioni, non mi è dispiaciuto».
Finale dal sapore in parte amaro, ma speranzoso in vista dei prossimi incontri.
«Per fare bene, dobbiamo mantenere l’atteggiamento della prima mezz’ora. Oggi è mancato qualcosa di qualità davanti – ha concluso, terminando il proprio intervento in vista della consueta conferenza di martedì – ma si tratta solo di una questione fisica».
Risponde il tecnico teramano Vincenzo Vivarini, realista e soddisfatto del punto guadagnato.
«Ho visto una buona prestazione da parte di entrambe le squadre. L’Aquila ha colpito con un’aggressività importante nel primo tempo, ma noi abbiamo ripreso la partita in mano nel secondo. Arrivavamo primi sulla palla e abbiamo creato situazioni importanti. I cambi erano stati fatti per cercare di vincere la partita, ma è andata come l’avevo preparata».
«Voglio dare più continuità al gioco offensivo, dobbiamo essere cauti e pazienti per avere la giocata migliore. Il campo oggi era un po’ allentato e nel primo quarto d’ora i miei ragazzi, abituati a giocare sul sintetico, hanno accusato il cambio di terreno. L’Aquila? È stata molto motivata nel primo tempo, meno nella ripresa».