
di Gioia Chiostri
Al di là delle barriere architettoniche, vive un’anima di mondo non ancora totalmente confessata: il disabile è il più strenuo difensore della vita e il fedele più innamorato della normalità. È partita frettolosamente la lancetta della solidarietà, in quel di Avezzano. E adesso non sembra fermarsi più. Nel disordinato orologio delle priorità personali, sembra aver preso il sopravvento il ventricolo sociale del cuore umano. La senatrice Stefania Pezzopane e il testimonial della campagna delle uova pasquali di cioccolata targata Unici (Unione italiana Ciechi e Ipovedenti della Provincia di L’Aquila), il modello aquilano Simone Coccia Colaiuta, suo attuale compagno, sono tornati a ripercorrere le orme marsicane di una volta, presenziando alla conferenza stampa di promozione e divulgazione di un messaggio limpido e trasparentemente d’effetto: la compra-vendita delle uova di cioccolata dedita alla raccolta fondi per l’Uici.
{{*ExtraImg_234030_ArtImgRight_300x223_}}La realtà Uici di L’Aquila, traghettata dal presidente Americo Montanaro, ipovedente per l’85%, ha davvero fatto centro, questa volta, con un’idea sociale decisamente originale, firmata dal reporter delle innovazioni, il marsicano Antonio Oddi. Una ciurma inusuale, composta dai pirati delle buone azioni: un vascello intramontabile poiché votato alla sola bandiera involtabile, quella solidale.
La senatrice aquilana, fiera ed entusiasta del progetto che ha incominciato a camminare con le proprie gambe, così commenta la sua presenza attivissima a [i]IlCapoluogo.it[/i]: «Ho acquistato le prime 20 uova di cioccolata targate Uici. Ho chiesto espressamente ad Americo, un mio grande amico e collaboratore di vecchia data, di metterle da parte per me: oggi le riporto a casa». Per la senatrice sono state confezionate 18 uova al latte e 2 al cioccolato fondente; «Il primo uovo sarà per mia figlia, senza dubbio», spiega.
{{*ExtraImg_234031_ArtImgRight_300x223_}}Una coppia neonata, irrorata da tante luci riflettenti, spettacolarizzata da un’eco straordinaria, ma davvero coraggiosa in quanto a ‘messa in vetrina’ della loro popolarità per scopi affatto lucrosi. Quella dell’Uici è solo l’ennesima campagna a sfondo sociale ed umano abbracciata in toto dalla Pezzopane e da Colaiuta. «Quando v’è di mezzo l’utile, non c’è critica che ci fermi; il micro-mondo dei ciechi e degli ipovedenti è un sottobosco che va scoperto, divulgato e, ovviamente, aiutato a reagire. Questa nostra vocazione indirizzata alla beneficenza è solo uno dei tanti aspetti che ci riguarda, ma che, aggiungo, risulta anche essere di gran pregio. È una ‘missione’ nata davvero per caso, come tutte le cose belle. La popolarità e la simpatia che ci contraddistinguono, a mio avviso, vanno riempite di senso meritevole; quale vettore meglio di questo? Diverse associazioni hanno scelto noi come testimonial. Credo – aggiunge la senatrice – che tutto ciò sia nato anche in conseguenza della messa all’asta del Tapiro di Striscia la Notizia. Un gesto nato da me e dettato dal mio stesso sistema di pensiero; il Tapiro, proprio perché donato alla Mensa di Celestino, è divenuto il simbolo della critica costruttiva e dell’agire non standardizzato». Le uova di Pasqua sono, a detta della senatrice stessa, ‘speciali’ poiché contenenti la sorpresa dell’altruismo bardato di attenzione verso un altro «con qualche ostacolo in più rispetto a chi i colori li conosce a memoria».
{{*ExtraImg_234032_ArtImgRight_300x223_}}«Un ipovedente come me – aggiunge il presidente dell’associazione Uici Aq, Americo Montanaro – è considerato dal Sistema imperante di oggi, come una persona con una frattura permanente ad entrambi i femori, per quanto concerne la velocità di esecuzione delle azioni. Come si cambia questo modo di intendere le cose? Con la formazione. Un non vedente, se formato da piccolo, riesce ad esprimere sé stesso in ogni senso e a compiere tutte le azioni quotidiane in estrema autonomia. Le cartoline prima, la conferenza stampa poi, sono solo sottili mattoncini poggiati uno sull’altro e atti a fondare il muro dell’informazione. Puntiamo, con i fondi raccolti dalla campagna pasquale, a finanziare discipline di soccorso e aiuto per i nostri disabili, quali l’ippoterapia o l’idroterapia, che risultano non coperte dalla Asl: i costi esorbitanti di queste attività, quindi, vengono praticamente in parte azzerati grazie al cuore solidale degli italiani. 100 ore di idroterapia, ad esempio, costano al genitore di un ipovedente, 3500 euro totali. Se queste stesse ore vengono invece acquistate dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, costano 1500 euro in meno al genitore in questione; questo perché riusciamo a finanziare da soli 100 ore di attività, alleggerendo le spalle già forzate del genitore tipo».
{{*ExtraImg_234033_ArtImgRight_300x401_}}La ‘combriccola’ del sociale, come potrebbe essere definita, è composta anche da Corrado Oddi, noto attore televisivo e teatrale, da alcune miss abruzzesi, e dal finanziatore del progetto, Roberto Cerasani, amministratore unico della società a sfondo turistico e promozionale ‘Marsturing’, nata nella primavera del 2014 e madre dell’app ultratecnologica ‘InTour L’Aquila’, da scaricare gratuitamente sul proprio smartphone o tablet.
Il modello aquilano Simone Coccia Colaiuta, volto principe della campagna di diffusione e attivazione del messaggio solidale, così commenta il tutto: «Un progetto importante che ha bisogno di tanto sostegno. Il tutto è nato grazie alla mia neonata amicizia con l’attore Corrado Oddi. Come ha già detto Stefania, io e lei ci lanciamo sempre in prima linea per quel che concerne l’azione di beneficenza. La mia felicità risiede nel poter operarmi, in maniera totalmente gratuita, per uno scopo superiore. L’aiuto verso l’altro dovrebbe essere una pratica comune».
Il mondo dei ciechi e degli ipovedenti è una Linea Maginot che percorre e che ha sempre percorso la realtà odierna. Al di là di essa, il buio: campagne di questo tipo sogliono rapire dalla mala informazione e dalla disinformazione, gente non toccata affatto da problematiche di questo tipo. «Bisogna interessarsi – dice Simone – interessarsi di un interesse non veicolato da secondi fini».
{{*ExtraImg_234034_ArtImgRight_300x223_}}Entusiasta anche l’attore Corrado Oddi, simbolo della Marsica dello spettacolo che lavora. «Voglio – ammette – spezzare una lancia a favore di Simone e della senatrice Pezzopane: quando c’è di mezzo la popolarità, come nella loro situazione, è facile parlare di ‘sfruttamento’, di luce riflessa. Loro, invece, si sono messi a disposizione nella maniera più spontanea possibile: senza chiedere nulla in cambio. Io ho solo messo in contatto Simone con Antonio Oddi; l’obiettivo di fondo è: fare beneficenza e in questo caso, si può ben dire, che il fine giustifichi i mezzi prescelti».
{{*ExtraImg_234035_ArtImgRight_300x223_}}E come la più promettente e invisibile catena di montaggio solidale, dopo il Tapiro ‘galeotto’, è venuta l’attenzione per Iaia, la bambina abruzzese affetta da neuroblastoma, «finalmente approdata negli Usa per la, un tempo, insperata operazione salvavita». A ciò, ultimamente, s’è aggiunto anche il gesto sociale nei confronti di Federico, il ragazzo colpito da una tremenda lesione spinale a seguito di un incidente stradale. La speranza, per lui, coincide con il nome di una clinica sita a Zurigo. Conchiglia dopo conchiglia, l’oasi della Solidarietà sembra essere stata scarabocchiata anche in Abruzzo.
«Ci tengo a ribadire – spiega la Pezzopane – che il tutto è stato attuato in maniera assolutamente gratuita. Rimarco che agiamo in questo modo per non lasciare sole le associazioni che richiedono il nostro intervento. E’ il più bel modo per rendere la Popolarità una donna forte ed indipendente». Il prezzo delle uova di Pasqua è di 5 euro ciascuna.
{{*ExtraImg_234036_ArtImgRight_300x223_}}«Faccio, infine, – conclude la Pezzopane – un appello agli aquilani e a tutti gli italiani indistintamente: invito a comprare queste uova che definisco ‘speciali’, perché oltre al cioccolato, buonissimo per giunta, v’è nascosta all’interno la più bella sorpresa che si possa desiderare in tempi di egoismo dilagante di ottenere: la prelibata solidarietà verso chi, purtroppo, non vede o vede poco».
Dono, infine, extralarge per la senatrice aquilana: un uovo maxi, targato sempre Uici, ricolmo di «eterno grazie» (in foto). L’Uici intende raggiungere l’obiettivo ambizioso della vendita di circa 7000 uova pasquali. «Sono tante – commenta il presidente Montanaro – ma ce la faremo grazie al costante appoggio di chi ha deciso di sostenerci sempre e comunque». Sensibilissime, inoltre, le due miss presenti, che hanno messo al servizio dell’Associazione non solo la loro bellezza, ma anche il loro tempo,la loro voglia ed il loro entusiasmo giovane del fare.
{{*ExtraImg_234041_ArtImgCenter_500x317_}}Un paio di lenti nuove, se apposte su di uno sguardo non cieco, ma pregiudizialmente miope, potrebbero apportare beneficio e conoscenza plurima. Non si guarda solo con due pupille scure; è la mente che getta il più bel ponte fra visto e vissuto. «E’ la vicinanza disponibile delle persone che si hanno dintorno la ricchezza più grande per chi corre sulla strada della vita con qualche curva in più da dover attraversare; I disabili corrono senza poter contare sul miglior motore disponibile sul mercato del Destino. Io – conclude Americo – voglio donar loro il sogno di un motore nuovo».
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