L’Aquila, Pescara e la relazione della discordia

26 febbraio 2015 | 09:05
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L’Aquila, Pescara e la relazione della discordia

Dopo la segnalazione del consigliere comunale Angelo Mancini, anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, aquilano, inteviene in merito alla relazione che accompagna lo schema di decreto legislativo relativo all’Agenzia unica del Lavoro.

«Alla luce di quanto esce sulla stampa in queste ore, mi trovo costretto ad intervenire su una vicenda che era appena approdata allo studio della mia segreteria – sottolinea Pietrucci in una nota – Lo schema di decreto legislativo recante “[i]Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale[/i]” voluta dal Governo centrale prevede, a far data dal primo gennaio 2016, che venga istituita l’Agenzia per le ispezioni del lavoro che integra in un’unica struttura i servizi ispettivi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Inps e dell’Inail. Un’agenzia unica, dunque, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale. Il fatto gravissimo non sta nel nuovo disegno di legge, ma nella relazione tecnica che l’accompagna nella quale si legge, fra l’altro:

“[i]. . . va inoltre evidenziato che gli uffici dell’Agenzia non devono necessariamente avere sede nel capoluogo di Regione, in quanto tale scelta non sempre appare funzionale alla attività di coordinamento che è loro richiesto (ad es. in Abruzzo, anziché L’Aquila, dove peraltro non è disponibile alcun immobile, è possibile disporre di una sede capiente a Pescara[/i])”».

«Voglio immediatamente delle risposte in merito a chi ha scritto la relazione che accompagna il D.L. – aggiunge Pietrucci – e voglio conoscere sulla base di quale stima abbia proposto questa relazione. Chiedo al presidente D’Alfonso che si impegni a trovare risposte immediate sulla vicenda, sulla quale personalmente non permetterò alcun tipo di illazione».

«Il patrimonio immobiliare pubblico di Pescara, rispetto a quello dell’Aquila è inesistente – precisa il consigliere regionale – tanto da dover destinare gli uffici amministrativi in sedi prese in locazione. Al contrario, il patrimonio pubblico della città dell’Aquila ha una “capienza” importante, sulla quale si devono fare delle precise verifiche. È per questo che ho dato mandato, già da ieri mattina, di convocare tutti i vertici delle P.A. territoriali, in modo da concertare uno stato dell’arte delle disponibilità effettive, in vista di una futura importantissima programmazione di recupero e di rientro degli immobili, a partire dalle sedi della Regione Abruzzo».

«Le illazioni non servono a questa città – conclude Pietrucci – e non serve sovrapporre i piani di riflessione e di reazione in maniera irresponsabile. Mi sto adoperando perché sia fatta luce sulla vicenda, in maniera inequivocabile e rapidamente, con i fatti e con le giuste carte alla mano».