Nomina al Patto, la maggioranza fibrilla

27 febbraio 2015 | 11:40
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Nomina al Patto, la maggioranza fibrilla

Ma di pancia nel Consiglio comunale di Avezzano per una nomina nel consiglio del Patto Territoriale senza condivisione.

I consiglieri comunali sono insorti contro la nomina non condivisa del sindaco minacciando il “boicottaggio” dell’assise civica prevista per questo pomeriggio.

Il neo-componente del Cda del Patto Territoriale, Ottaviano Gentile, è stato costretto a fare un passo indietro. Dopo la dura reazione dei consiglieri il patron di Telesirio, ancora non insediato, ha dovuto rinunciare all’incarico nell’importante Ente marsicano.

Il passo indietro di Ottaviano Gentile dovrebbe far rientrare la minaccia assenteista dei consiglieri, annunciata ufficialmente dal gruppo Partecipazione Popolare ma che stava raccogliendo consensi tra le fila della maggioranza.

Il Gruppo consiliare di ‘Partecipazione Popolare‘ ha annunciato in un comunicato di questa mattina che non parteciperà ai lavori del consiglio comunale previsto per questa sera alle 17:00.

«I consiglieri comunali Alberto Lamorgese, Vincenzo Gallese e Alessandro Barbonetti, dopo aver analizzato attentamente le molteplici problematiche che investono l’amministrazione comunale hanno deciso, in maniera univoca, di non partecipare ai lavori del consiglio comunale – precisano nel comunicato -».

«Tale decisione viene presa in segno di protesta nei confronti del Sindaco Di Pangrazio il quale continua ad assumere autonomamente decisioni che invece dovrebbero essere frutto di una condivisione con tutti i consiglieri di maggioranza.

Intendiamo ricordare al Sindaco Di Pangrazio che la motivazione che ci spinse a costituire il gruppo consiliare fu posta in essere dalla volontà dei nostri elettori con i quali, noi tutti, fummo concordi nel voler dare vita alla costruzione di un nuovo progetto politico fondato su un clima di collaborazione per il bene della città che amministriamo senza indelicate e inopportune prevaricazioni. Vogliamo un’amministrazione che non sia basata su un modello politico vecchio, fatto di inutili contrapposizioni personalistiche , ma sia basata sulle responsabilità dei propri amministratori che esercitano a pieno il mandato conferitogli dai propri elettori i quali hanno bisogno di risposte veloci, certe e concrete.

E’ necessario un radicale cambiamento nel modo di fare politica – concludono i consiglieri nella nota -, dando vita ad un nuovo progetto di partecipazione popolare al governo della città».