
L’INGV ha corretto la rilevazione della magnitudo della scossa che ha spaventato la popolazione nel distretto sismico della piana del Fucino, la notte tra vanerdì e sabato alle 4:16.
Inizialmente valutata magnitudo 3.9 Ml della scala Richter, la pubblicazione sul sito è stata corretta dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) con la magnitudo momento 4.1 Mw creando molti commenti e sollevando diversi interrogativi. L’epicentro del terremoto è stato individuato a 17 chilometri di profondità tra i comuni di Luco dei Marsi, San Benedetto dei Marsi e Trasacco.
La spiegazione tecnica potrebbe risiedere nel valore della misurazione dell’intensità, per cui il primo dato pubblicato è stato 3.9 Ml, cioè la magnitudo Richter o locale (Ml – fu introdotta dal sismologo statunitense Richter nel 1935 per avere una stima della grandezza dei terremoti che fino a quel momento si basava esclusivamente sulla determinazione degli effetti dei terremoti cioè scale di intensità, ndr). La magnitudo Richter stima la grandezza di un terremoto direttamente dall’ampiezza di un sismogramma registrato da un sismografo standard.
La misurazione pubblicata successivamente è stata 4.1 Mw, che rappresenta la magnitudo momento (introdotta negli anni ’70 da Kanamori e derivata dal parametro sismologico momento sismico che equivale al prodotto tra area di faglia, dislocazione e la resistenza delle rocce, ndr).
La scossa è stata avvertita da tutta la popolazione, che ha inondato di telefonate i centralini dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Non si sono registrati danni a cose e persone, ma molte famiglie sono scese in strada e hanno trascorso l’alba in macchina, mentre i Comuni di Collelongo, Luco dei Marsi, San Benedetto dei Marsi, Trasacco e Villavallelonga, territori dove la scossa è stata più sentita, hanno deciso di tenere chiuse le scuole per la giornata di sabato.
Come ha spiegato il sindaco di San Benedetto Qirino D’Orazio al Capoluogo, è stato necessario «firmare un’ordinanza di chiusura per fare in modo che i tecnici degli uffici competenti rilevassero lo stato degli edifici scolastici». Per la stessa ragione anche il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio ha ordinato un controllo tecnico sugli edifici. Le squadre tecniche del comune, coordinate dall’assessore alla protezione civile Roberto Guanciale, hanno effettuato le verifiche e preparato una relazione per il sindaco. Il parroco di Trasacco ha anche disposto la chiusura della storica chiesa dei Santi Cesidio e Rufino. La scossa è stata avvertita anche a Sora, nel Lazio, e nella Valle Peligna.
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