
L’Aquila protagonista a Firenze. Il capoluogo della Toscana, il 6 e 7 marzo, ospiterà, infatti, il convegno a cura di Carmen Belmonte, Elisabetta Scirocco e Gerhard Wolf ‘[i]Dopo la catastrofe. La storia dell’arte e il futuro della città[/i]’. L’iniziativa si svolegerà al Kunsthistorisches Institut in Florenz/Max-Planck-Institut Palazzo Grifoni Budini Gattai (Via dei Servi 51, Firenze).
Tanti i temi che verranno affrontanti. «La conservazione dell’eredità culturale, dei monumenti e degli oggetti che ne formano il patrimonio – spiegano i promotori dell’iniziativa – costituisce una delle principali responsabilità degli storici dell’arte nei confronti delle generazioni future. Il dibattito intorno a questioni metodologiche, prassi di intervento, scelte progettuali, responsabilità etiche legate alla prevenzione e alla tutela si intensifica quando il patrimonio culturale è colpito dagli eventi disastrosi che si abbattono sul territorio. Ma quali sono stati nel passato, e quali possono essere oggi, i principi e le linee guida da adottare in questi casi? Quale è il ruolo della storia dell’arte nelle dinamiche del restauro e della conservazione programmata? E quanto la ricerca scientifica è in grado di dialogare con la politica e con la società civile»? Il convegno, connesso alle attività del gruppo di ricerca interdisciplinare del Kunsthistorisches Institut in Florenz ‘L’Aquila as a Post-Catastrophic City’, vuole essere un forum di confronto sui temi legati alla tutela e alla conservazione dei beni culturali tra studiosi e professionisti afferenti a diverse discipline.
Al centro della discussione saranno la città storica nella sua dimensione contemporanea e le complesse relazioni che intercorrono tra i suoi valori materiali e immateriali, tra spazio urbano e paesaggio, tra patrimonio culturale e cittadinanza. Il territorio italiano, con la sua ricchezza e la sua vulnerabilità, sarà il punto di partenza per un’analisi a confronto con altre aree geografiche. Una casistica diversificata di città e siti colpiti da catastrofi – con un focus su L’Aquila a sei anni dal sisma del 2009 – colta da prospettive metodologiche differenti, porrà le basi per una riflessione sull’opportunità e le possibilità di una gestione condivisa del patrimonio, in grado di proiettare la città nel futuro senza privarla delle sue stratificazioni storiche.
Questi i relatori sugli aspetti interdisciplinari del Convegno: Gerhard Wolf, Carmen Belmonte, Elisabetta Scirocco, Pier Luigi Cervellati, Carlo Tosco, Emanuela Guidoboni, Tomaso Montanari, Olimpia Niglio, Valentina Russo, Michael Falser, Valentina Valerio, Marco Ciatti, Alessandro Del Puppo, Tiziana Serena e Salvatore Settis.
I relatori sul focus interdisciplinare “L’Aquila as a Post-Catastrophic City” sono invece:
Giovanna Ceniccola, Piero Gilento e Daniel Screpanti (L’Aquila Research Group, KHI-MPI)
[i]Spazi urbani e identità culturali a L’Aquila[/i]
Pavla Langer, Luca Pezzuto e Jamie Sanecki (L’Aquila Research Group, KHI-MPI)
[i]The Dislocation of Cultural Heritage at L’Aquila: Artistic and Religious Value vs. Civic Function?[/i]
Cristiana Pasqualetti (Università degli Studi dell’Aquila)
[i]Fare storia dell’arte all’Aquila prima e dopo il sisma[/i]
Antonio Di Cecco e Beth Saunders (L’Aquila Research Group, KHI-MPI)
[i]Transformations and Representations: Landscape and Ways of Life at L’Aquila[/i]