Condotta gas in fiamme, «Non c’entra la frana»

6 marzo 2015 | 17:06
Share0
Condotta gas in fiamme, «Non c’entra la frana»

Il Comandante Provinciale del CFS di Teramo, Gualberto Mancini, che sta seguendo da vicino tutta la vicenda, esclude la possibilità che sia stata una frana ad originare la rottura del metanodotto e quindi l’esplosione.

«Dal sopralluogo – afferma – di esperti della Forestale sul luogo dell’esplosione del metanodotto di Mutignano – Comune di Pineto- non sono stati rinvenuti elementi inequivocabili che attestino, come causa dell’esplosione, il verificarsi di un movimento franoso. Probabilmente sono altre la cause che hanno prodotto l’evento».

SNAM: «CAUSA LEGATA ANCHE A SCARSA STABILITA’ DI SUOLO» – «Dai primi riscontri sembrerebbe che la scarsa stabilità del suolo, unita ai fenomeni di antropizzazione tipici delle aree in prossimità delle coste e al forte maltempo di questi giorni, possa essere tra le cause dell’incidente». Lo dice la Sman in una nota in riferimento all’incidente di Pineto.

Successivamente la Snam ha chiarito che «la continuità del servizio di distribuzione cittadina del gas per i comuni serviti da quella infrastruttura viene comunque garantita attraverso il collegamento con infrastrutture alternative e, nel caso del comune di Atri, con il ricorso a carri bombolai».

DI PANGRAZIO VICINO ALLE COMUNITA’ DI PINETO E ATRI: PROPORRO’ DI AVVIARE STUDI APPROFONDITI SU GASDOTTO SNAM – «Esprimo vicinanza alle comunità di Pineto e Atri per l’esplosione del gasdotto della Snam avvenuto questa mattina a Mutignano e, particolarmente alle famiglie delle persone rimaste ferite. Fortunatamente, sembrano non esserci conseguenze estremamente gravi».

Così il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, in merito all’incendio di un metanodotto avvenuto questo mattina a Mutignano di Pineto (Teramo). Di Pangrazio ha telefonato al Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, per constatare le conseguenze dell’esplosione. «Questo incidente – ha aggiunto Di Pangrazio – deve indurre tutti a promuovere l’attenzione massima sullo stato della sicurezza in questo importante, quanto delicato settore. Proporrò, pertanto, di avviare, di comune accordo con gli assessorati competenti e il presidente D’Alfonso, studi ulteriori sul gasdotto Snam (che attraversa il centro Abruzzo) e sulla centrale di compressione di Sulmona, per verificare e monitorare lo stato di sicurezza dei gasdotti che percorrono l’Abruzzo».

ENEL: «LA DEFLAGRAZIONE NON DIPENDE DA ALCUN CROLLO DI TRALICCI DELL’ENEL» – «Con riferimento a notizie comparse su alcuni organi di stampa, si precisa che, in base alle verifiche finora effettuate, si esclude nel modo più assoluto che l’esplosione del metanodotto di Mutignano, in provincia di Teramo, possa essere stata causata dal crollo di un traliccio di Enel». E’ quanto si legge in una nota di precisazione di Enel.