
Alle ore 22.30 di ieri è scattata la chiusura per l’autostrada A25, lato ovest direzione Roma, con uscita obbligatoria al casello di Pratola Peligna.
A provocare il secondo blocco della giornata di ieri, dopo quello dalle 17.30 alle 18.40, sempre nello stesso tratto, Pratola-Cocullo, la presenza di mezzi pesanti fermi sulle corsie. Lo comunica la società che gestisce l’arteria autostradale, Strada dei Parchi, che sottolinea «disagi per gli automobilisti rimasti intrappolati».
Sul posto è intervenuta la Protezione Civile. Anche in questo caso la causa, secondo Strada dei Parchi, è la presenza di mezzi pesanti che hanno forzato il blocco alla circolazione imposto ai mezzi superiori a 7,5 tonnellate. Questi camion e furgoni si sono poi fermati proprio nel tratto più in pendenza dell’A25.
«Alle 18.40 – dice la società – la situazione sembrava sbloccata. Invece poche ore dopo è peggiorata. Anche per effetto della neve che in quel tratto è caduta abbondante, superando i 70cm». «Proprio la presenza dei mezzi pesanti in panne o bloccati dalle gomme non adatte – spiega Strada dei Parchi – ha impedito il passaggio di mezzi antineve e spargisale, bloccando le procedure di sgombero neve proprio nel momento in cui le precipitazioni sono aumentate».
Il risultato è stato una lunga fila di auto e mezzi tra Pratola e Cocullo.
Polizia Stradale e uomini della Strada dei Parchi e della Protezione Civile hanno arginato il problema facendo «tornare indietro (o avanti appena possibile) – conclude la società che gestisce la A25 – gli automobilisti rimasti intrappolati con le loro auto nel pieno della bufera. Strada dei Parchi ha allertato la Protezione civile per prestare assistenza agli automobilisti rimasti bloccati».