L’Aquila Calcio: il malumore di Zavettieri e Di Nicola

9 marzo 2015 | 21:36
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L’Aquila Calcio: il malumore di Zavettieri e Di Nicola

di Claudia Giannone

Entusiasmo ormai spento come le luci del “[i]Tommaso Fattori[/i]”: le voci dello spogliatoio, al termine della gara in cui L’Aquila ha di nuovo perso la possibilità di rifarsi, in un periodo totalmente negativo, comunicano il malumore interno alla società. Il primo a prendere la parola è il tecnico aquilano Nunzio Zavettieri, che si trova a dover spiegare ancora una volta i motivi di una sconfitta.

«Le colpe sono nostre: in questo momento la squadra non gira bene. Dobbiamo uscire con tutte le nostre forze da questo momento: oggi abbiamo preso goal a freddo, capisco i ragazzi perché non è facile mantenere serenità in un momento così. Ci resta solo continuare a guardare avanti e a lavorare».

«Contavo molto sul secondo tempo con gli innesti, tra cui Corapi – ha aggiunto – ma gli episodi sono andati a nostro sfavore con l’espulsione di Karkalis. Con l’entrata di Gotti non mi sono voluto difendere, ma ho cercato di dare equilibrio alla squadra. Non potevamo fare altrimenti».

Confermato fino alla fine dell’anno nel corso della settimana appena trascorsa, ora il mister potrebbe trovarsi di fronte ad una nuova serie di dubbi all’interno dell’ambiente aquilano: ma la sua posizione sembra restare sempre invariata, anche in una situazione che sfiora la tragedia.

«Mi dispiace per i tifosi e per la società, ma dobbiamo andare avanti ed assumerci le nostre responsabilità. Io mi pongo l’obiettivo di tirare fuori il massimo da ogni giorno e da ogni partita: il nostro obiettivo è ancora quello di fare più ponti possibile. Cercherò di fare il massimo fino alla fine, sono abituato a comportarmi in questo modo con chi mi dà fiducia».

Spento è anche l’umore di Ercole Di Nicola, ormai consapevole del momento che la squadra sta trascorrendo. Il direttore dell’area tecnica, attraverso le proprie parole, cela forse qualche decisione che solo nella giornata di domani potrà arrivare.

«È un momento brutto e particolare della stagione: non è più L’Aquila che abbiamo visto prima del rinvio per neve con il Pontedera. Bisogna capire cosa non va ed intervenire, la piega che sta prendendo questa stagione non mi piace. Dobbiamo affrontare i problemi, perché questi risultati lasciano a desiderare. Domani ci saranno delle novità».

Colpe da parte dell’Aquila, mescolate con un merito della squadra ospite che oggi è riuscita a strappare i tre punti al “Fattori”.

«La Reggiana è forte in tutti i reparti, fisicamente ci ha sovrastato. Ultimamente ci siamo concentrati più a parlare che a fare fatti: abbiamo capito che non si scende dalla barca, si va fino alla fine per onorare la maglia e alla città. Il calcio è questo: non era ciò che volevamo, ma dobbiamo essere bravi a rialzarci».

«Il campo – ha concluso – sta dicendo che L’Aquila nel mercato di gennaio non ha fatto ciò che doveva, me ne assumo le mie responsabilità. Ma non è il mio momento peggiore qui: ora stiamo facendo il massimo e continueremo così, se qualcuno sarà più bravo si faccia avanti».

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