
di Roberta Galeotti
Cambia la Giunta regionale, si insediano i nuovi consiglieri e arriva il nuovo esercito di Porta Borse.
Come da protocollo anche con il governo D’Alfonso è iniziata la rincorsa alle denunce, ai pettegolezzi e ai [i]ricamini di corte[/i] sull’entourage dei potenti.
Ogni gruppo consiliare, ogni assessore ed ogni presidente ha DIRITTO per legge ad un numero di persone di fiducia da portare con sè nelle stanze della politica.
L’entourage di porta borse e di ‘[i]persone di fiducia[/i]‘ in ogni ordine di governo, dai comuni al parlamento, ha da sempre scatenato gli appassionati ‘analisti politici’ e i più fantasiosi stratega.
Così, in questi giorni si rincorrono sul web pettegolezzi e vezzi di ‘[i]Santi uomini senza macchia, pronti a scagliare la prima pietra[/i]’ contro il nuovo esercito di Porta Borse che sta arrivando sull'[i]Isola dei Famosi[/i] di Giunta e Consiglio.
Grandi analisi di parentele, di lacciuoli politici e di relazioni che sono all’origine degli incarichi e che vanno a movimentare la vita dei più annoiati, sempre per quel gusto sadico di voyerismo e puro pettegolezzo che ormai caratterizza la nostra società del ‘[i]Grande Fratello e dell’Isola dei Famosi[/i]’.
Le assunzioni fiduciarie sono legittime e si scontano politicamente; le assunzioni illegittime si scontano giudiziariamente.
Qualora un consigliere regionale ritenesse che le posizioni di staff siano ingiuste, piuttosto che inviare fantomatici comunicati stampa di denuncia, gettando fango sull’antagonista politico di turno, nascondendosi dietro ad un dito, potrebbe presentare dei disegni di legge al fine di sopprimere tali voci di costo dal bilancio di una Regione che VUOLE REALMENTE risparmiare.
D’altronde, la domanda nasce spontanea, ma il gruppo consiliare che tanto ama denunciare le relazioni politiche a monte degli incarichi di staff del Consiglio regionale d’Abruzzo, chi ha assunto nella segreteria del proprio gruppo?
Una persona di fiducia… e chiunque essa sia, è una persona scelta a chiamata diretta, senza selezione pubblica, come previsto dalla legge.
Cioè un ‘raccomandato’, o una raccomandata, come l’esercito di tutte le altre porta borse e gli staffisti d’Italia!
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