
Paura Powercrop. Nella Marsica si alza la voce della protesta. Uno solo è il grido che fa da scudo al collocamento della mega centrale a biomasse: ‘l’impianto non s’ha da fare’.
Ultima mossa ipotizzata: il ‘confezionamento’ di una norma regionale mirante a salvaguardare proprio il territorio marsicano. Dal canto suo, il Governo, però, ha, recentemente, nominato il commissario ad acta. Al vertice della piramide, quindi, la volontà è differente.
Ma i sindaci dell’area fucense, unitamente alla Provincia, alla Regione, a Confagricoltura, a Coldiretti e alle varie associazione consumatori sparse per il territorio, hanno pianificato una linea d’azione comune con l’obiettivo di arrivare all’adozione di una norma regionale mirata a salvaguardare il territorio. La patata bollente, quindi, viene consegnata allo scranno più alto.
Nella riunione finale, a porte chiuse, dove hanno partecipato i sindaci dell’area fucense, Gianluca De Angelis, Gianfranco Tedeschi, Benedetto Di Censo, Quirino D’Orazio, Gianclemente Berardini, Domenico Palma, Roberto Verdecchia, (delegato del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio), Maurizio Di Nicola e Gianluca Ranieri (consiglieri regionale di maggioranza e minoranza) Felicia Mazzocchi (delegata del Presidente della Provincia, Antonio Del Corvo), è stato elaborato un documento-richiesta di intervento legislativo all’amministrazione D’Alfonso. Il locale che tende la mano al ‘globale’. Il Fucino ha bisogno della Regione Abruzzo. Quest’ultima prenderà al volo il palmo teso?
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