Chiedo scusa

18 marzo 2015 | 05:06
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Chiedo scusa

di Valter Marcone

Chiedo scusa a questo mio vecchio cuore

se non riesco a raccontare

i giorni della vita

con la stessa emozione d’un ragazzo.

Ho imbottito di sonno

il dolore e il pianto

e anche le giornate di sole

quando potevo viceversa andare

a passeggiare in campagna.

Si arresta ora il vagare

del cuore ed è fermo

ad un giorno ad un’ora

come un orologio

che non segna più il tempo giusto.

Non restano che poche parole

e sanno raccontare

poche cose,

l’aggirarsi quotidiano tra le stanze

della casa,

l’attesa delle ore riconosciute

dall’orologio delle necessità,

la cura dei gerani sul balcone

ogni anno in primavera,

la pena per la pianta in vaso di rosmarino

che muore ogni volta per poca terra.

Quella terra di pietra e sassi

che il cuore ha attraversato

cercando ogni giorno il coraggio

di guardarsi indietro.

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