
« E’ un grande risultato per la città e per le generazioni future il fatto di includere i giovani in questo processo di apertura delle circoscrizioni. Non dobbiamo avere una insofferenza nei confronti di tutto ciò che è nuovo e diverso in un momento storico dove serve a poco cambiare abito senza cambiare la natura di chi lo indossa», commenta cosi il consigliere aggiunto al comune dell’Aquila la reintroduzione delle circoscrizioni all’Aquila.
«Bisogna riconoscere l’atto politico del sindaco e della maggioranza, che ha voluto una città che scommette sul futuro senza paura, inseguendo il linguaggio del rinnovamento, abbandonando la cultura del riccio e il linguaggio della paura adottato in 20 anni nel nostro paese; oggi possono partecipare alle elezioni delle circoscrizioni tutti i cittadini appartenenti e non alla comunità Europea che hanno dai 16 in poi come elettorato passivo e attivo avendo una residenza di almeno 2 anni», continua Gamal.
«E’ stata anche una battaglia culturale vinta quella di cambiare il testo originale togliendo da esso le parole stranieri ed extracomunitari e sostituendoli con le parole cittadini non italiani appartenenti e non alla comunità europea», conclude il consigliere.