
E’ un «barlume di luce» la nuova possibilità di poter utilizzare «un vettore che concili l’utenza», dopo il fallimento della società Apts, costruttrice di filobus nell’ambito dell’Ati che realizza l’impianto elettrificato a tecnologia innovativa tra Pescara e Montesilvano.
Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, che oggi ha incontrato i sindaci dei comuni di Pescara e Montesilvano, la Gtm, la Balfour Beatty Rail e i Comitati dei cittadini e dei disabili ha chiesto a tutti di addivenire a «posizioni concilianti, che tengano conto, in virtù del vettore non più disponibile per ragioni giuridico societarie», di verificare se sul mercato esistano anche vettori con caratteristiche diverse e che possano essere eventualmente autonomi rispetto «all’armatura verticale che rappresenta quella stanzialità che non consente la quotidianità».
Accanto a questo «spiraglio» per il vettore, una soluzione a portata di mano è stata delineata anche per eliminare le barriere architettoniche che si contano numerose, secondo i Comitati, lungo tutto il tracciato della filovia. Infatti, nell’ambito delle economie legate all’opera, può essere ricavata la somma necessaria a finanziare i lavori di adeguamento.
Durante l’incontro è stato ricordato che il cronoprogramma fissa al 7 maggio 2015 il termine per l’ultimazione dell’opera e che sono stati già impegnati 15 milioni di euro su un investimento totale di 25 milioni.
Nei prossimi giorni è fissato un incontro tecnico tra Regione, Gtm e Balfour Beatty Rail per discutere soluzioni alternative da sottoporre ai Sindaci e ai Comitati.