
Gli avvocati del foro aquilano continuano a mietere successi professionali, con particolare riguardo al settore prevalentemente civile. Uno dei più recenti ha visto in azione l’avvocato Patrizia Vittorini in una particolare vertenza giudiziaria di interesse generale, specialmente per quei cittadini i cui mutui erano stati sospesi a causa del terremoto del 2009, con particolare riguardo al calcolo degli interessi sulle somme residue da pagare in caso di estinzione dei mutui prima della naturale scadenza.
«È notorio – si spiega in una nota – che le Banche, in materia di applicazione degli interessi, non regalano nulla a nessuno. Anzi, se possono, applicano i tassi in maniera non del tutto corretta. È proprio il caso della materia trattata dall’avvocato Vittorini. L’oggetto del ricorso riguarda l’esatta determinazione della misura degli interessi da sospensione del mutuo a seguito del sisma del 2009. L’Arbitro Bancario Finanziario, Collegio di Roma, ha esaminato criticamente il ricorso presentato dall’avvocato Patrizia Vittorini nell’interesse di due clienti che avevano contratto, a fine 2008, un mutuo di 99.000,00 euro per l’acquisto della loro abitazione. I due assistiti dallo Studio Legale aquilano avevano chiesto all’Istituto di Credito il conteggio di estinzione del predetto mutuo, trovandosi nella disponibilità finanziaria per poterlo fare. L’Istituto di Credito, nel fornire le notizie richieste, aveva esposto nel prospetto, oltre al residuo della quota capitale, la cospicua somma di ben 9.517,50 euro a titolo di interessi da sospensione, con espresso riferimento alle rate di mutuo sospese a causa del sisma del 2009».
{{*ExtraImg_237113_ArtImgRight_300x287_}}«L’avvocato Vittorini – si spiega ancora nella nota – ha sostenuto nel ricorso che gli interessi da sospensione, eventualmente dovuti, avrebbero dovuto essere calcolati solamente sulle rate sospese e non sull’intero finanziamento concesso. Inoltre, l’avvocato Patrizia Vittorini ha sostenuto nella sua tesi che il calcolo, correttamente, avrebbe dovuto essere effettuato solo sulla quota capitale della rata e non sull’intero ammontare della stessa (capitale più interessi). L’arbitro nell’accogliere il ricorso ha precisato che, in ogni caso, gli interessi sono dovuti, trattandosi di interessi compensativi, ma il calcolo va effettuato così come sostenuto dall’avvocato Vittorini, non sull’intero finanziamento, ma soltanto sulla quota capitale. Pertanto, in applicazione del giudicato, le somme da corrispondere dagli assistiti del Legale aquilano, a titolo di interessi da sospensione, ammonta complessivamente a 617,00 euro a fonte di quelli richiesti dalla Banca pari a 9.517,50 euro».
«Giova precisare, nell’interesse di tutti coloro che sono venuti a trovarsi nelle stesse condizioni – si sottolinea nella nota – che la decisione adottata dall’Arbitro Bancario Finanziario può essere estesa anche ai mutui correnti e non soltanto a quelli da estinguere. Un atto di giustizia nei confronti dei cittadini aquilani asfissiati da una pressione fiscale e finanziaria che sta rasentando veramente l’assurdo. Sarebbe quanto mai opportuno che gli organi di controllo della Banca d’Italia effettuassero dei capillari e critici accertamenti per salvaguardare la comunità aquilana danneggiata dall’evento sismico e dalle conseguenze che lo stesso sta apportando alle economie familiari».