Regione Abruzzo, ricco pacchetto di deleghe per D’Alessandro

24 marzo 2015 | 10:50
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Regione Abruzzo, ricco pacchetto di deleghe per D’Alessandro

Con la firma del Dpgr numero 30 del 20 marzo 2015, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha conferito la nomina di sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale al consigliere regionale Camillo D’Alessandro.

Allo stesso sono state assegnate le seguenti funzioni: Attuazione del Programma; Turismo e Grandi Eventi; Trasporti, Modilità e Infrastrutture. Allo stesso sono state anche conferite le competenze del coordinamento delle iniziative ulteriori attribuite alla Presidenza della Giunta regionale con decreto presidenziale numero 32 del 24 giugno 2014.

Il Dpgr numero 30 avrà efficacia a partire dall’entrata in vigore della Legge Statutaria Regionale contenente la previsione della figura istituzionale di sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale.

STATUTO REGIONALE: D’ALFONSO PROMULGA LEGGE DI MODIFICA – In data 20 marzo 2015 il presidente della Regione ha promulgato la legge statutaria numero 1 concernente la istituzione della figura del sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale. Il testo della legge di modifica dello Statuto regionale è stato approvato dal Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 123 della Costituzione, in prima lettura nella seduta del 16 agosto 2014 e in seconda lettura nella riunione del 2 dicembre 2014.

Il provvedimento legislativo definisce i compiti di questa figura, stabilendo che il sottosegretario è nominato dal presidente della Regione fra i consiglieri regionali e che non percepisce altre indennità rispetto a quelle previste per il consigliere regionale. Il sottosegretario coadiuva il presidente della Regione e in particolare partecipa alle sedute della Giunta regionale senza diritto di voto; può essere incaricato dal presidente a seguire specifiche questioni; può essere delegato a rispondere in aula ad interrogazioni rivolte alla Giunta regionale.

Altra innovazione inserita nello Statuto dalla legge promulgata riguarda la possibilità di convocare le sedute della Giunta regionale anche in luoghi diversi da quelli di L’Aquila e Pescara: «per l’esame di materie o questioni di significativo interesse regionale, la Giunta può riunirsi in luoghi diversi da quelli indicati al comma 3 dell’articolo 1 dello Statuto, in sedute pubbliche con la partecipazione di soggetti pubblici o privati portatori di interessi diffusi o collettivi». La legge entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.