Rizzi: «L’Aquila ha gli anticorpi per difendersi»

27 marzo 2015 | 09:14
Share0
Rizzi: «L’Aquila ha gli anticorpi per difendersi»

«Ci sono dei fenomeni di corruttela che sono fisiologici, ma L’Aquila ha gli anticorpi per difendersi e vincere la partita della questione morale». Ha salutato così il capoluogo abruzzese il questore uscente, Vittorio Rizzi, all’ultimo giorno di mandato, dopo un anno e nove mesi trascorsi alla guida della questura aquilana.

Al suo posto arriverà, come reggente, il dirigente superiore Alfonso Terribile, che proviene dalla questura di Rimini e in passato è stato anche questore a Chieti.

Un’esperienza, quella aquilana, che nel fare un bilancio Rizzi ha definito «sul piano umano straordinaria, ho avuto un rapporto con delle persone di una fierezza e di un orgoglio straordinari, di cui mi sento di aver fatto parte e di fare parte». Per quanto riguarda l’aspetto professionale, «una tappa importante per la carriera di un poliziotto perché questa città ha ferite importanti che hanno riflessi nell’attività investigativa, su tutte la ricostruzione sulla quale bisogna vigilare soprattutto contrastando le infiltrazioni legate al futuro afflusso di denaro».

«I poliziotti dell’Aquila e la città continueranno ad avere in Vittorio Rizzi un punto di riferimento», ha aggiunto il questore uscente. Rizzi ora assumerà l’incarico di dirigente dell’ispettorato di pubblica sicurezza della presidenza del Consiglio a palazzo Chigi.

«Quando si ha una carriera davanti e ci si lega a una comunità poi si continua a lavorare per quella comunità in tutti i ruoli e i gradi in cui l’amministrazione chiamerà quel funzionario», ha promesso il questore. Rispetto al suo arrivo ha spiegato di lasciare «una città più ricostruita, ho una fotografia diversa da quella del luglio 2013 perché dove c’erano cantieri oggi ci sono palazzi. Ed è una città con meno solitudini, perché c’è più ricostruzione sociale».