
«Leggiamo sulla stampa che nelle Asp, aziende di servizi alla persona, che hanno accorpato le oltre 100 Ipab (Istituti di pubblica assistenza e beneficenza) presenti in Abruzzo fino a qualche anno fa, si profilerebbe la destituzione dei Consigli di amministrazione, espressivi dei Comuni e delle comunità locali, per cedere il passo ad un amministratore unico, presumiamo nominato dalla Giunta Regionale». A sottolinearlo, attraverso una nota congiunta,sono i consiglieri regionali del gruppo di Forza Italia.
«Rispetto a tale sconsiderata idea, peraltro vagheggiata dal Governo regionale da almeno otto mesi – aggiungono i consiglieri – è bene preannunciare fin d’ora con assoluta chiarezza una opposizione molto ferma. Si tratterebbe infatti di una proposta che non semplificherebbe o snellirebbe alcunché, ma che avrebbe il solo banale e crepuscolare scopo di voler mettere le mani su un sistema che non appartiene alla politica regionale, ma che esiste e produce servizi sociali in virtù di lasciti, donazioni e liberalità che appartengono alle comunità locali».
«Sorvoliamo sulle patetiche affermazioni del componente della Giunta regionale delegato alla materia – si legge ancora nella nota del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – fornendo certezza che queste dichiarazioni, unitamente a quelle rilasciate fin dal 2011, anno di avvio della riforma, saranno oggetto di adeguato approfondimento nelle sedi opportune, in commissione e soprattutto in Consiglio Regionale. Sappiano i cittadini, i sindaci e tutti i rappresentanti degli originari fondatori che non lasceremo nulla di intentato nel tentativo di scongiurare un vero e proprio scippo ai territori, aggravato dalla inutilità di tale operazione rispetto alla necessità di potenziare attività e servizi».
«D’altra parte – rilevano i consiglieri – è lecito chiedersi perché, nel mentre in ciascuna Asp si vuole passare da Consigli di Amministrazione con 3 membri ad amministratori unici, lo stesso Governo Regionale continui a ritenere necessari i consigli di amministrazione, con 3 o addirittura 5 membri in altri enti, probabilmente di minore complessità, tra i quali ad esempio le Adsu (Aziende per il diritto allo studio universitario)».
La nota del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale si conclude ribadendo che: «Naturalmente al momento opportuno forniremo adeguata risposta anche a questo interrogativo. Per adesso basti dire che c’è stato chi ha fatto riforme (trasformazione delle Ipab in Aziende cancellando circa 100 consigli di amministrazione) e chi invece pensa di nominare sei amici, uno per Asp, con i quali decidere i destini di asili e Case di Riposo che invece vanno lasciati ad un governo diffuso, attraverso i rappresentanti scelti dai territori, con la Regione a svolgere un ruolo di attenzione e di controllo, non padronale o di stampo sovietico».