L’Aquila Calcio, Zavettieri e Chiodi per gli auguri

3 aprile 2015 | 15:14
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L’Aquila Calcio, Zavettieri e Chiodi per gli auguri

di Claudia Giannone

Arriva lo stop per le vacanze di Pasqua, ma prima degli auguri è il momento per il mister di fare il quadro della situazione, focalizzandosi in particolare sull’incontro disputato ieri sul campo del Savona. Un 3-0 che ha convinto anche gli scettici e ha riportato L’Aquila a credere in un sogno abbandonato ormai da un po’ di tempo: ma il primo a prendere la parola è il numero uno della società, Corrado Chiodi, che prende parte ad una parte della conferenza.

«Ieri è stata una giornata meravigliosa: oltre alla vittoria, abbiamo anche ufficializzato l’entrata di Vecchio in società. La settimana prossima – in seguito alla serata del Gran Galà organizzata dal vicepresidente Mancini – ci sarà l’incontro dal notaio: abbiamo trovato un’ottima intesa con questa persona, molto seria e con degli obiettivi. Dovrebbe prendere il 25% delle quote».

«Tutto il momento negativo – ha proseguito il presidente, in relazione al campionato in corso – ci ha portato a comprendere gli errori commessi. In seguito a questo periodo, siamo arrivati ad essere ciò che siamo ora. Le cose stanno cambiando: ora dobbiamo mantenere la massima concentrazione e dobbiamo restare umili. Ogni partita ha una sua identità: la fortuna ci assisterà».

Successivamente, prende la parola il tecnico, che prima di esaminare in dettaglio il match contro il team ligure, analizza la situazione generale dell’ambiente aquilano.

«Veniamo da una situazione difficilissima, in cui ci trovavamo su un filo: cadendo dalla parte sbagliata, avremmo potuto farci male. Un plauso va fatto alla società, intervenuta nel momento giusto, e ai ragazzi, che si sono compattati e sono arrivati a questi risultati. Noi abbiamo sempre cercato di restare coerenti ed equilibrati, siamo cresciuti molto: dobbiamo continuare a farlo».

«Ora – ha aggiunto – piedi ben saldi a terra: ci aspetta un mese difficilissimo e dobbiamo essere bravi a rimanere uniti e a lavorare sempre con l’umiltà giusta. Il calcio ci dà tanto, ma ci toglie anche tanto: in un attimo ci si trova su e subito dopo si torna giù. Non dobbiamo prefissarci obiettivi: abbiamo il dovere professionale di dare sempre il massimo».

Una vittoria arrivata nella partita più vicina alla ricorrenza del 6 aprile: un dettaglio che al mister non passa inosservato e che rappresenta tanto per la compagine stessa.

«Sono contento per i tifosi e per la città: sono vicino ai tanti che conosco per la triste ricorrenza del 6 aprile. Dedichiamo la vittoria alla città dell’Aquila: è una piccola goccia in un grande oceano, ma ci tenevamo tanto a vincere per ricordare l’evento nel miglior modo».

E un idea nata quasi all’improvviso: un 4-4-2 nato dal 4-2-3-1 ormai consolidato, in relazione alla propria situazione e a quella del Savona.

«L’idea è nata dalla situazione contingente della squadra e dall’atteggiamento degli avversari: ho cercato di trovare la situazione più idonea. Va dato atto ai ragazzi di aver interpretato la partita nel modo giusto: il risultato è stato netto, ma c’è stato tanto equilibrio sul campo. Abbiamo avuto la meglio per la mentalità che abbiamo dimostrato di avere».