
«La maggioranza di governo, a seguito delle due risoluzioni approvate dal Consiglio regionale, ribadisce la necessità di andare avanti con il processo di riforme sulla sanità con l’obiettivo di uscire definitivamente dal Commissariamento e ristabilire il diritto dell’Abruzzo alla propria programmazione sanitaria. Il centrosinistra proporrà un nuovo Patto della Salute fondato sul trasferimento di risorse e servizi sui territori, dall’ospedalizzazione alla medicina sul territorio. Indietro non si torna. Abbiamo in mente un modello funzionante come quello della Toscana e non certo proprio delle peggiori esperienze in Italia. Su questo apriremo un sincero e grande dibattito pubblico sul territorio».
E’ quanto si legge in una nota diffusa dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale d’Abruzzo, Camillo D’Alessandro.
Ieri il Consiglio regionale ha approvato due risoluzioni urgenti sulla questione dei punti nascita: una delle opposizioni, con cui si invita il presidente della Giunta e commissario ad acta della Sanità a mantenere aperti i punti nascita di Sulmona, Ortona, Atri e Penne; l’altra, presentata dalla maggioranza di centrosinistra e votata anche dai 5 consiglieri che avevano permesso l’approvazione della prima, con cui si impegna D’Alfonso a riesaminare il decreto commissariale «nel quadro delle compatibilità progammatorie, mediante una nuova riorganizzazione dei punti nascita attuando al riguardo iniziative sostenibili e adeguate in confronto degli uffici competenti».