La pista ciclabile ‘Capitignano Molina Aterno’ è una realtà

15 aprile 2015 | 18:23
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La pista ciclabile ‘Capitignano Molina Aterno’ è una realtà

di Fulgo Graziosi

Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che la sala B. Croce del Consiglio Regionale oggi era gremita di Amministratori Comunali, rappresentanti delle Associazioni Sportive, ambientalisti, esponenti della cultura e numerosi cittadini amanti della natura.

Durante la conferenza stampa per la presentazione del progetto, il Consigliere Regionale Pier Paolo Pietrucci non ha potuto nascondere l’emozione nell’esporre agli astanti tutta la soddisfazione per il completamento del progetto di fattibilità da parte dell’Università dell’Aquila.

Dobbiamo dire, per la verità, che Pietrucci si è dedicato all’iniziativa con impegno, caparbietà e con molta assiduità. In effetti ha voluto mantenere fede all’impegno assunto non appena eletto e insediato al Consiglio Regionale. Se i tanti problemi che affliggono L’Aquila e l’Abruzzo venissero affrontati con tale determinazione, si potrebbe pensare di recuperare parte del gran tempo perduto in sterili polemiche politiche che, ancora una volta, hanno proiettato il territorio regionale verso il sud.

L’intervento di Pietrucci non si è limitato alla mera presentazione del progetto. Il Consigliere Regionale ha voluto dare atto ai Sindaci dei Comuni interessati dal percorso di aver aderito alla proposta regionale con convinzione ed estrema compattezza. Con l’occasione, Pietrucci ha anche annunciato che il ruolo di capofila è stato affidato al Comune dell’Aquila per la redazione del progetto esecutivo. Progetto che dovrebbe essere portato a termine in breve tempo, visto che quello predisposto dall’Università è stato presentato quasi con i crismi dell’esecutività. A tal proposito, Pietrucci, con buon intuito politico aveva sottoscritto con i Comuni interessati una specie di accordo di programma, al fine di spianare la strada alla fattibilità del progetto. Il Consigliere Regionale ha ringraziato pubblicamente il Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio, Marco Fanfani, che ha voluto farsi carico delle spese vive per la redazione del progetto di fattibilità.

Si sono avvicendati sul tavolo della presidenza, oltre a Pietrucci, anche la Rettrice dell’Università, Paola Inverardi, che ha avuto parole di compiacimento per la Regione e per quanti hanno voluto sostenere l’idea progettuale. Un particolare elogio ha voluto rivolgere anche alla struttura Universitaria che, con professionalità, abnegazione e molta disponibilità ha saputo portare a termine, in tempi brevi, una progettazione abbastanza complessa, che ha richiesto l’impegno per i rilievi, i sopralluoghi e molteplici contatti con gli Enti locali e nazionali che operano sul territorio.

Successivamente, il professor De Bernardinis, Docente e capo gruppo del progetto, ha illustrato la filosofia progettuale della pista ciclabile, ponendo in risalto gli aspetti collegati alla stessa, come la valorizzazione del fiume, la scoperta del territorio, le bellezze paesaggistiche, le emergenze archeologiche e, soprattutto, quelle culturali. Inoltre, il Docente ha chiarito che la scelta del percorso è stata dettata anche dalla possibilità di utilizzo della ferrovia, nel caso l’utente della pista non voglia tornare con la bici o a piedi, usufruendo del comodo servizio ferroviario. I particolari tecnici sono stati illustrati con dovizia e suffragati da dati di riferimento dagli Ingegneri Celi e Taballione.

Il Consigliere Comunale Giorgio Spacca ha portato il saluto del Sindaco dell’Aquila, impegnato in altre faccende istituzionali. Lo stesso Spacca, nella veste di medico del settore ha sottolineato che la pista ciclabile costituisce una vera e propria struttura per i processi riabilitativi degli arti per tutti quei cittadini che hanno avuto traumi di natura ortopedica. È stato presente alla conferenza stampa anche l’Assessore Capri, che non ha potuto prendere la parola per una forte raucedine.

In chiusura dei lavori è intervenuto anche il Presidente del Panathlon Club dell’Aquila, al quale Pietrucci ha dato atto della donazione del “progetto programma” della pista ciclabile prima al Comune dell’Aquila e poi alla Regione. È stato quasi un dialogo tra due persone che hanno vissuto quotidianamente la materia, scambiandosi spesso opinioni e confrontandosi correttamente sulle decisioni da assumere. Il Presidente del Panathlon ha ringraziato prioritariamente tutti i Soci del Club che hanno condiviso e sostenuto per anni il progetto per la pista ciclabile. Ha ringraziato Pietrucci per l’intuito politico che ha avuto nella veste di Consigliere Regionale, ricordando a Pietrucci che il ruolo più importante della Regione è finalizzato alla programmazione delle opere e mai all’esecuzione delle stesse, se vuole mantenere le finalità costituzionali e istituzionali dell’Ente. Con affetto e gratitudine il Panathlon ha voluto ringraziare la Fondazione della Cassa di Risparmio per l’accorta disponibilità riservata all’iniziativa, l’Università, nelle persone della Rettrice, del Prof. De Bernardinis, dell’Ing, Celi e dell’Ing. Taballione per la professionalità profusa nella ricerca di una progettualità avanzata. Da ultimo, il Presidente del Panathlon, nel ringraziare i Sindaci convenuti, ha voluto lanciare ai medesimi un importante messaggio: se si vuole parlare di turismo, se si vogliono lanciare idee di sviluppo turistico, sarà necessario che la Regione e gli Enti interessati pensino prima alla realizzazione delle strutture necessarie, altrimenti i flussi turistici saranno attratti dai territori più attrezzati. La Regione ha un debito morale nei confronti delle aree interne, lasciate alla deriva e all’incuria per troppo tempo. Ai Sindaci ha anche raccomandato di curare attentamente questo gioiello che l’Università e la Regione hanno posto nelle loro mani, seguendo con attenzione e assiduità le fasi della progettazione definitiva a cura del Comune dell’Aquila.

Il Presidente del Panathlon ha voluto lanciare un’idea al Consigliere Pietrucci. Riguardare attentamente il finanziamento della pista ciclabile adriatica, i cui costi dovrebbero essere correlati con quelli di gran lunga più economici accertati dall’Università dell’Aquila. Un dubbio dovrebbe aggredire le menti degli amministratori regionali e dei cittadini contribuenti, ponendo in parallelo i due progetti. Se per la pista ciclabile aquilana, molto più impervia e impegnativa di quella adriatica, viene ipotizzata una spesa di circa cinque milioni di euro, per una lunghezza di quasi 80 chilometri, come si potrà giustificare una spesa di 32,5 milioni di euro per un percorso quasi doppio (Km. 171) da San Vito Chietino ad Alba Adriatica? Dalla corretta revisione contabile, forse, potrebbero sgorgare risorse economiche per i doverosi investimenti nella aree interne.