
Botte e lesioni all’interno del Consorzio acquedottistico marsicano. Tempo fa, a fine marzo, un dipendente aggredì, durante l’orario di lavoro, un suo collega. Per questo venne istantaneamente licenziato. Oggi è stato emesso un provvedimento disciplinare nei confronti dello stesso lavoratore che se la prese con Roberto Salvi, mandandolo addirittura in ospedale per la gravità delle ferite riportate.
Alla base della colluttazione, sembrerebbe esserci un documento. I due impiegati – precisamente uno nell’ufficio protocollo e l’altro nell’ufficio aste – si sono ritrovati in men che non si dica nel bel mezzo di una lite furibonda; tant’è che i loro colleghi, in quell’occasione, furono costretti a chiedere l’intervento del 118. A Salvi è stata diagnosticata la rottura di una vertebra e 40 giorni di prognosi.
La vicenda ha fatto sì che l’amministratore delegato, Giuseppe Venturini, si trovasse costretto ad annunciare, immediatamente, l’apertura di un procedimento disciplinare per far luce sulla vicenda.
Nei giorni scorsi, al dipendente ‘violento’ è stato notificato il provvedimento da parte del Consorzio acquedottistico marsicano con il quale è stata disposta l’interruzione del rapporto lavorativo, ergo il licenziamento. L’impiegato è stato ritenuto responsabile, infatti, di aver provocato la rissa e per questo è stato allontanato dal posto di lavoro.
Il provvedimento non ha riguardato il collega ‘offeso’, ossia Salvi, il quale è ancora attualmente dipendente del Cam. Probabilmente l’impiegato ‘ribelle’ farà ricorso contro il licenziamento avvalendosi delle norme che tutelano i lavoratori.
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