Ricostruzione: sisma L’Aquila caso di studio

Oltre due miliardi di contributi erogati ai privati per la ricostruzione post sismica in Abruzzo, 30mila cittadini che sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni entro 3 anni e mezzo dalla catastrofe del 2009, 20mila pratiche di contributo esaminate, delle quali il 13 per cento respinte per mancanza di requisiti, con un risparmio per le finanze pubbliche di oltre 410 milioni di euro. Sono dati che emergono dal "[i]Libro bianco sulla ricostruzione privata fuori dai centri storici nei comuni colpiti dal sisma dell'Abruzzo del 6 aprile 2009[/i]".

Lo studio è stato presentato oggi a Napoli nella Basilica di San Giovanni Maggiore in un convegno promosso dall'Ordine degli ingegneri, presieduto da Luigi Vinci, e da ReLuis Rete nazionale dei laboratori universitari di ingegneria sismica, presieduta da Gaetano Manfredi, rettore dell'Ateneo Federiciano.

«Il libro bianco - ha affermato il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio - presenta i dati di un modello messo in piedi per rispondere alle esigenze specifiche emerse nel post terremoto in Abruzzo. Ma analizzare scelte fatte in uno specifico contesto è sicuramente utile per dare, in futuro, tutti gli elementi necessari alla politica che dovrà decidere, in base alle specificità del territorio colpito, quale 'modello' di ricostruzione adottare».

Lo studio documenta il modello di gestione tecnico-economica della ricostruzione attuato dalla filiera Fintecna-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLuis)-Cineas, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile nei mesi successivi al sisma del 6 aprile 2009.

Come ha spiegato Andrea Prota, segretario dell'Ordine degli ingegneri e docente alla Federico II, «l'approccio di tipo tecnico ed economico nella valutazione degli interventi ha consentito di unire l'impiego di tecniche innovative a una maggiore rapidità ed efficacia nell'allocazione delle risorse finanziarie pubbliche».

«Cineas è il Consorzio universitario del Politecnico di Milano che si occupa di risk management - ha detto il presidente del Consorzio, Adolfo Bertani - Nella ricostruzione in Abruzzo siamo intervenuti nell'ambito della filiera (Fintecna - ReLuis - Cineas), accanto alla Protezione Civile, con il compito di valutare la congruità delle richieste di risarcimento presentate dai cittadini per i danni subiti. E' stato il primo caso, in Italia, in cui un ente terzo ha svolto il ruolo di supervisore delle richieste di rimborso». «In totale - ha evidenziato Bertani - ne abbiamo esaminate 19.716, valutando non ammissibile un ammontare pari a 413 milioni di Euro, ossia il 13,3% del totale richiesto».

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Gaetano Manfredi, presidente ReLuis e rettore dell'Ateneo Federiciano, ha aggiunto: «Il libro bianco riporta sotto il profilo tecnico un'esperienza unica a livello italiano, riguardante le richieste di contributo per gli interventi su 5mila edifici. Poiché l'istruttoria è stata curata dallo stesso team tecnico, il data base è per la prima volta molto omogeneo e i dati che esso contiene diventano un riferimento interessante per l'intero settore, anche per la valutazione dei premi assicurativi per polizze su edifici esistenti».

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