Assessore Capistrello accusato di peculato, no a interdizione

Il gip del tribunale di Avezzano ha rigettato la richiesta di interdizione dai pubblici uffici per Nicolino Di Felice, 52 anni, assessore comunale a Capistrello (L’Aquila), indagato per peculato, nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Avezzano, per un presunto uso illegittimo del cellulare che l’amministrazione gli aveva dato in dotazione per esigenze di servizio.
Secondo il gip non sussistono le esigenze cautelari relative alla reiterazione del reato e al pericolo di fuga. Inoltre il gip ha preso atto che la Telecom ha restituito al Comune di Capistrello una somma di 50 mila euro che potrebbe essere riconducibile al periodo 1 aprile 2013-31 maggio 2014 durante il quale sarebbe stato utilizzato impropriamente, per uso personale, il cellulare per connessioni alla rete internet per un costo pari a circa 46 mila euro. Il Comune di Capistrello, infatti, aveva contestato alla Telecom l’importo richiesto poiché legato ad un «anomalo traffico dati».
L’assessore, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, nel frattempo, aveva restituito all’amministrazione comunale la scheda sim che aveva a disposizione.
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