
«Sono oltre cinquanta i precari aquilani che attendono risposte concrete da oltre cinque anni . All’interno del nostro ente e in diversi settori chiave dell’attività amministrativa è ancora silenzio», questa la denuncia del consigliere Gamal Bouchaib parlando della «storia kafkiana» dei 55 precari del comune dell’Aquila.
«La politica cittadina si è espressa con attenzione e sensibilità a riguardo con lo scopo di trovare una soluzione, evitando il vuoto di organico che si andrebbe a creare in diversi settori. Serve una posizione d’acciaio per la stabilizzazione, nella legge sulla ricostruzione, dei precari dell’ente».
«Confido nella disponibilità della classe politica a ricercare, con ogni mezzo legittimo, la copertura necessaria per la prosecuzione della collaborazione del personale, ancor più facilitandone la stabilizzazione. Ciò al fine di impedire che ne venga dispersa la professionalità o che si verifichino gravi vuoti di personale nel momento in cui si avvia una ricostruzione pesante», continua il consigliere.
«Chiedo a tutte le forze politiche, senza distinzione di colore, di dare risposte concrete a questi lavorati aquilani e alle loro famiglie», conclude Gamal.