
di Claudia Giannone
Dinanzi ad una curva sempre più desolata, si tiene l’ultimo incontro casalingo della stagione: L’Aquila affronta il Grosseto, in un momento in cui ormai ogni risultato sembra vano, ma non vede la propria posizione migliorare, neanche per la gloria.
I padroni del “Fattori”, che proprio in questo stadio potrebbero aver giocato l’ultima partita della storia, almeno nella speranza dei supporters, restano in dieci nel corso della seconda frazione: un rigore cambia il risultato, altrimenti inchiodato sul pareggio e porta i toscani alla vittoria. Ancora speranze per la compagine, mentre per gli aquilani non c’è più nulla da fare, anche se non c’era bisogno di questa ennesima delusione per far comprendere la situazione sprofondata: stagione finita da un bel pezzo, testa alle vacanze e, si spera, al prossimo campionato.
Rinnovato lo schieramento aquilano: presenti alcuni nomi noti, ma la panchina è riempita totalmente dai più giovani, che solo al termine della stagione hanno trovato spazio. Dal primo minuto Cacchioli, al posto di Zandrini che presenzia in tribuna, oltre a Di Lollo: a disposizione, tanti personaggi che solo in poche occasioni, come in Coppa Italia, hanno avuto modo di mettersi in mostra.
{{*ExtraImg_241024_ArtImgCenter_500x334_}}Prima frazione di gioco priva di grandi azioni: L’Aquila non si propone eccessivamente, allo stesso modo il Grosseto avanza in alcune occasioni, ma non dimostra più di tanto. Al 10′, sono proprio gli ospiti a tentare con un bel tiro di Pichlmann dalla sinistra, ma Cacchioli si invola e devia in angolo: molto buono, nel complesso, l’esordio in campionato del portiere aquilano, che nonostante le poche possibilità dei toscani dimostra di avere le carte in regola.
Qualche altro affondo da entrambe le parti, non davvero pericoloso, scandisce il tempo, ma il gioco non sembra espresso davvero al meglio: in parziale rispolvero Sandomenico, che trova lo spazio necessario per tornare in campo e tentare l’affondo.
{{*ExtraImg_241025_ArtImgCenter_500x334_}}Inizia la ripresa, ma la storia non cambia: l’aria di vacanza sembra essersi impossessata di tutti i componenti delle due compagini. L’unico spunto per gli ospiti arriva al 13′, quando per un fallo da ultimo uomo, Carini vede il direttore di gara estrarre il rosso diretto ai propri danni: rigore affidato, Pichlmann realizza, dopo essersi guadagnato lo stesso calcio piazzato. Seguito del secondo tempo da giocare in dieci e finale di stagione da dimenticare per i rossoblù. L’assalto del Grosseto non si ferma, anzi: al 23′ è un bel colpo al volo di Torromino a far tremare nuovamente la porta aquilana, ma il suo colpo sfiora la traversa e termina sul fondo.
Il finale di partita lascia il tempo solo per le poche contestazioni rimaste, ma tutto è vano: il cielo è azzurro, la stagione dell’Aquila è nera.
L’AQUILA CALCIO: Cacchioli, Scrugli, Karkalis, De Francesco, Zaffagnini, Carini, Di Lollo (20′ st Gotti), Del Pinto (38′ st Di Stefano), Perna, Corapi (31′ st Cosentini), Sandomenico. A disp.: Ursini, Perpetuini, Palestini, Massimiani. All. Nunzio Zavettieri.
GROSSETO: Baiocco, Formiconi, Legittimo, Monaco, Biraschi, Paparusso, Onescu (9′ st Verna), Della Latta, Pichlmann (30′ st Fofana), Volpe, Torromino (38′ st Lugo Martinez). A disp.: Mangiapelo, Albertini, Ferraro, Boron. All. Massimo Silva.
ARBITRO: Valerio Marini (Roma 1).
ASSISTENTI: Riccardo Fabbro (Roma 2), Stefano Squarcia (Roma 1).
MARCATORI: 14′ st Pichlmann (rigore).
AMMONITI: Formiconi, De Francesco, Verna, Volpe, Perna.
ESPULSI: 13′ st Carini.
ANGOLI: 3-9.
RECUPERO: 3′ st.