Salone della Ricostruzione, l’Accademia ‘colora’ l’urbanità

7 maggio 2015 | 18:12
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Salone della Ricostruzione, l’Accademia ‘colora’ l’urbanità

Con l’ideazione e la realizzazione dello stand, di oltre 400 metri quadrati fatto dal corso di scenografia dei professori Alessandro Zicoschi e Umberto Di Nino, per il Comitato Filiera dell’Edilizia (CFE) e l’organizzazione del convegno UFC Urban Field Colors i Colori della forma Urbana, L’Accademia di Belle Arti partecipa, con una presenza forte, alla V edizione del Salone della Ricostruzione in corso all’Aquila fino al 10 maggio prossimo.

«Siamo molto contenti del lavoro fatto – spiega il Presidente dell’Accademia Roberto Marotta – e la presenza in questa importante Fiera per la città e per la regione intera, è la dimostrazione che la nostra Istituzione ha iniziato a dialogare con il territorio mettendo a disposizione il suo know how ma anche le sue idee, la sua vitalità e la capacità, data soprattutto dai nostri studenti, di cercare nuove e più innovative vie. Lo stand realizzato dal corso di scenografia è sicuramente un esempio di questa capacità così come lo è il progetto appena presentato che interviene direttamente con le sue proposte pratiche, quelle riguardanti i colori e gli intonaci del paesaggio urbano, nel dibattito anche tecnico della ricostruzione».

Il convegno svoltosi oggi, infatti, ha presentato, attraverso la realizzazione degli stessi materiali, i risultati di un progetto didattico realizzato dalle scuole di Decorazione, Tecniche Pittoriche, Pittura, Beni Culturali e Ambientali, Scenografia, Grafica d’Arte e Progettazione, Restauro, Storia dell’Arte, Chimica industriale, Fab Lab, Plastica Ornamentale e che ha coinvolto oltre cento ragazzi. Per un intero anno, giorno più giorno meno, docenti e allievi sono andati alla riscoperta delle antiche cave, quelle di Picenze, di Genzano di Sassa, di Tornimparte, di Cagnano Amiterno, di Loreto Aprutino, tanto per citarne alcune, per ritrova- re le pietre che i nostri antenati hanno utilizzato per realizzare San Bernardino, Santa Maria di Collemaggio, la Fontana delle 99 Cannelle piuttosto che le splendide facciate dei tanti Palazzi che contrappuntano le nostre città. Di qui, dopo accurate analisi e molte fasi di lavo- razione si è arrivati alla realizzazione di ipotesi di malte, granulati di varie grandezze e colo- ri per intonaci che nel ventaglio di sfumature ottenute ci ripropongono una vera e propria mappa cromatica del territorio, delle terre d’Abruzzo. Si tratta di un lavoro che può diventa- re un vero e proprio spin off proprio perché fornisce, attraverso un’analisi cromatica di pae- saggio ed architetture, delle ipotesi di intervento concrete. “Il progetto didattico UFC vuole essere un dialogo tra Accademia e territorio – spiega il Prof. Franco Fiorillo coordinatore del progetto – mettendo a disposizione dello stesso una mappa cromatica. L’obiettivo è stato

quello dell’individuazione dei colori ricorrenti nel territorio esaminato, trasforman-do le terre in pigmenti, tinte, pastelli, intonaci.

I metodi che abbiamo applicato sono stati i più eterogenei: procedimenti tradizionali, meccanici e chimici ma anche sperimentali ed empirici, in linea con lo spirito creativo della scuola”. Un progetto quest’ultimo come molti altri che si stanno portando avanti, che danno l’immagine di una scuola che vuole interagire sempre di più con il sistema socio economico in cui è inserita.

«Per noi è importantissimo essere al Salone della Ricostruzione – conclude il direttore dell’Accademia Marco Brandizzi – attraverso queste iniziative che dimostrano non solo la capacità e l’inventiva dei nostri allievi, ma anche e soprattutto il grado di innovazione e di ricerca che la nostra istituzione riesce ad esprimere. L’Accademia di Belle Arti di L’Aquila vuole collegarsi al territorio come parte attiva, mettendosi al suo servizio come elemento importante per la ricostruzione e la rinascita di borghi, comunità e della città capoluogo d’Abruzzo».