L’Aquila Calcio, Zavettieri: «Rammarico e delusione»

8 maggio 2015 | 17:57
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L’Aquila Calcio, Zavettieri: «Rammarico e delusione»

di Claudia Giannone

Ultima conferenza stampa pre gara per mister Zavettieri: in attesa del match che di fatto chiuderà la stagione dei rossoblù, giungono le ultime parole del tecnico aquilano, che si prepara per l’Ancona. Un match da prendere con le pinze, almeno per raggiungere l’attuale obiettivo del team: il sesto posto.

«C’è tanto rammarico e tanta delusione: i risultati ci hanno condizionato molto in questo finale di stagione. Volevamo chiudere in modo diverso e dovevamo farlo: purtroppo non ci siamo riusciti e ne prendiamo atto. Dobbiamo dare il massimo in questa ultima giornata».

«Per quanto riguarda l’Ancona – ha proseguito – temo la loro grande motivazione di chiudere bene davanti al proprio pubblico: hanno una buona organizzazione di gioco, mi aspetto una partita temibile. Non so che tipo di scelta faranno per gli uomini sul campo: vedremo domani cosa succederà».

Di nuovo Cacchioli in porta dal primo minuto: si prosegue sulla linea dettata dalla società e a prendere parte al match saranno ancora molti giovani. Torna, al contrario e con la fascia da capitano, Marco Pomante: a causa delle assenze per squalifica di Carini e Perna, si darà di nuovo spazio al difensore.

Il reparto arretrato vedrà questa volta in campo, quindi, i due terzini, Scrugli e Karkalis, con uno spazio centrale affidato al consolidato capitano e a Zaffagnini; centrocampo che potrebbe vedere di nuovo Di Lollo dall’inizio, questa volta con Perpetuini e Del Pinto. Restando sempre nel discorso ‘giovani’, De Francesco potrebbe avere un ruolo da trequartista, mentre in avanti un Sandomenico avrebbe accanto un nome fresco al suo fianco, che sia Di Stefano o Massimiani.

«Purtroppo, avendo mancato tutti gli obiettivi, la società vuole mettere alla prova i giovani: è una scelta assolutamente condivisibile. Non si tratta di un fatto punitivo per nessuno: si tratta di scelte sociali che in questo momento vanno rispettate. Se ci fosse stato un barlume di speranza, avremmo continuato come in precedenza».