
di Marcello Spimpolo
Doveva essere la festa di addio di due colonne della storia recente dell’Aquila Rugby, Totò Perugini e Maurizio Zaffiri ed anche del capitano della stagione appena conclusa,Simon Picone.
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Ma lo è stata solo parzialmente.
A partire dalla sconfitta subita, figlia in parte della superiorità tecnica dei tuttineri veneti (riconosciuta anche da coach Di Marco a fine partita) ed in parte della giornata storta da parte del Signor Tomò di Roma ( è forse da record il cartellino giallo a Panetti al primo minuto della partita a cui però non è seguita uguale severità nel sanzionare i ripetuti falli di antigioco dei patavini nei raggruppamenti nel corso dell’incontro, così come manca all’Aquila una possibile meta tecnica nel momento di maggior pressione nei 22 veneti a metà del secondo tempo).
Ma, al di là del risultato, crediamo che la vera nota stonata della giornata sia stata la scarsa affluenza di pubblico.
Per carità, è stata una costante per tutto il campionato, ma oggi al Fattori non si giocava una partita qualsiasi di fine stagione fra due squadre che non avevano più nulla da raggiungere in classifica, si giocava la partita d’addio di due giocatori che hanno contribuito a fare la storia recente del rugby aquilano. Totò Perugini ( 83 caps in Azzurro) e Maurizio Zaffiri (14 caps Azzurri) meritavano ben altra cornice di pubblico per quello che hanno dato ai colori neroverdi durante la loro carriera. E con loro oggi hanno appeso le scarpette al fatidico chiodo il capitano di questa travagliata stagione,Simon Picone (23 caps con la Nazionale) e, anche se non è ufficiale, anche il prima linea Dario Subrizi.
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Lasciamo a voi il giudizio sul perché di questa disaffezione nei confronti dei colori neroverdi. Da parte nostra diciamo che sarebbe riduttivo legarla alla sola mancanza di risultati sul campo.
La cronaca
I veneti partono forte, con una meta dopo cinque minuti, essendo in superiorità numerica per il succitato giallo ad Alex Panetti. Da una palla persa in attacco da Alberto Bonifazi scaturisce un contrattacco che porta Luigi Fadalti in meta. La stessa ala padovana trasforma.
Padova replica dieci minuti più tardi con Enrico Francescato, Fadalti non fallisce e porta i suoi sullo 0-14. I ritmi non sono alti ma la gara è nervosa e fisica: il Petrarca realizza con Andrea Bettin, che sfrutta un buco centrale dopo una touche: 0-21. Sul finale di primo tempo i neroverdi si affacciano in attacco con una splendida azione personale Ezequiel Cortés – alla fine man of the match – che si invola sulla sinistra e, dopo un calcetto a seguire, schiaccia in meta.
Nella ripresa L’Aquila cresce e va sul 14-21 sempre grazie a Cortés che schiaccia in meta dopo una lunga permanenza dei neroverdi nella ventidue avversaria. La pressione aquilana che potrebbe portare al meritato pareggio si infrange però sugli errori di handling dei neroverdi e su alcune decisioni arbitrali che ricacciano indietro gli aquilani finchè, a quattro minuti dalla fine, il Petrarca chiude definitivamente la partita schiacciando la quarta meta dell’incontro, dopo una maule avanzante non propriamente regolare che fissa il finale sul 14-28.
“Il primo tempo siamo stati troppo nervosi – ha dichiarato Massimo Di Marco – abbiamo preso un giallo alla prima azione, e la disciplina ci ha condizionato durante tutto il corso del campionato. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, contro un Petrarca consistente”.
Una stagione difficile, ma è stato raggiunto l’obiettivo della salvezza: “Sono orgoglioso del fatto che per l’ennesima volta abbiamo portato la nave in porto, e quest’anno il mare è stato davvero molto mosso – sottolinea l’head coach neroverde – voglio evidenziare che i due terzi del gruppo ha esordito quest’anno in Eccellenza, i ragazzi non hanno mai fatto mancare il loro impegno e siamo cresciuti col passare dei mesi: basta vedere il gap tra la differenza punti dell’andata e quella del ritorno. Mi auguro che questo gruppo giovane continui a crescere anche nel futuro”.
” Non so se sarò ancora al timone di questa nave l’anno prossimo, dovete chiederlo al Presidente. Sicuramente, sarò il primo tifoso dell’Aquila Rugby e di questi ragazzi”.
Una notazione “importante” anche da Maurizio Zaffiri a fine incontro: ” Sono molto contento di aver chiuso la carriera insieme all’amico di mille battaglie Totò Perugini. Non ci fosse stata la sua voglia di chiudere la carriera con l’ultima partita in neroverde, probabilmente non avrei giocato questo incontro che invece sono felice di aver disputato perché in questo momento i valori del rugby sono espressi principalmente da chi va in campo”.
L’Aquila, Stadio “Tommaso Fattori” – Sabato 9 maggio 2015
Campionato Nazionale d’Eccellenza, XVIII giornata
L’AQUILA RUGBY CLUB v PETRARCA PADOVA 14-28 (7-21)
Marcatori. 5′ m Fadalti tr Fadalti; 16′ m Francescato tr Fadalti; 35′ m Bettin tr Fadalti; 37′ m Cortés tr Bonifazi; 58′ m Cortés tr Bonifazi; 76′ m Giusti tr Minniti.
L’AQUILA RUGBY CLUB: Ferrini (77′ Ciofani), Bonifazi, Cortés, Forte, Panetti, Riera, Picone (67′ Leone), Catelan (58′ Ceccarelli), Zaffiri, Boccardo, Flammini (58′ Fiore), Caila, Subrizi, Cocchiaro (70′ Iovenitti), Perugini (51′ Breglia). A disp.: Di Roberto, Erbolini. All.: Di Marco.
PETRARCA PADOVA: Menniti-Ippolito, Fadalti (67′ Favaro), Del Ry, Bettin (39′ Belluco), Bellini, Benettin, Francescato (77′ Curtolo), Zago, Nostran, Giusti, Rocchia, Michieletto (27′ Eru), Garfagnoli, Delfino (43′ Bigi), Zani (51′ Vento). A disp.: Iacob, Conforti. All.: Salvan.
Arbitro: Tomò (Roma)
Cartellini: 1′ Panetti (L’Aquila).
Man of the match: Cortés (L’Aquila).
Calciatori: Fadalti (Padova) 3 / 4; Bonifazi (L’Aquila) 2 / 2; Menniti (Padova) 1 / 1.
Note: campo in ottime condizioni. Clima mite, cielo nuvoloso. Spettatori 500.
Punti conquistati in classifica: L’Aquila Rugby Club – Petrarca Padova 0-5