
Sarà sentito nei prossimi giorni Giovanni Grieco, il buttafuori arrestato con l’accusa di avere ucciso, martedì scorso a Pescara, il pasticciere Giandomenico Orlando.
Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere potrebbe essere lui stesso, tramite il suo legale Paolo Marino, a chiedere di essere ascoltato. Il pm della Procura di Pescara Rosangela Di Stefano intende effettuare un nuovo confronto e per semplificare le operazioni potrebbe chiedere il trasferimento di Grieco dal carcere di Teramo a quello di Pescara.
Prima, però, il pm dovrà prendere visione degli atti, attesi entro questa sera o al massimo domani. Grieco non ha confessato, ma avendo egli consentito agli inquirenti di ritrovare l’arma con cui si presume abbia commesso il delitto, le prove a suo carico potrebbero risultare schiaccianti. Il reato contestato è omicidio, con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.
La procura pescarese, inoltre, intende verificare se esistono ulteriori analogie con il caso di Nicola Bucco, l’uomo ucciso tre anni fa, sempre con un’arma da taglio, a meno di 300 metri dal luogo in cui è stato assassinato Orlando. Il delitto Bucco è ancora senza un colpevole.