
Provvedimenti a sostegno di orfani e invalidi a seguito del sisma che colpì L’Aquila il 6 aprile 2009, dal riconoscimento di indennizzi o sussidi all’estensione della reversibilità oltre il 26/o anno di età per gli orfani indipendentemente dalla qualifica di studente o inabile al lavoro: li chiede L’Italia dei Valori con un’interrogazione depositata in Senato dal senatore Michelino Davico e sollecitata dal segretario regionale Idv Abruzzo, Lelio De Santis.
«Nell’atto parlamentare indirizzato ai ministri del Lavoro e Politiche sociali Poletti e dell’Economia Padoan – rende noto il segretario nazionale Idv, Ignazio Messina – si ricorda che il terremoto ha causato 309 vittime e oltre 1.600 feriti, alcuni dei quali rimasti inabili, mentre altri, in gran parte giovani, sono rimasti orfani e spesso senza casa e lavoro».
Nonostante il governo del 2010 avesse già varato disposizioni normative «volte a riconoscere la qualifica di infortunati del lavoro di cittadini rimasti invalidi, deceduti o dispersi in conseguenza di una calamità naturale, ad oggi non risultano venute meno le gravi criticità affrontate da decine di persone».
«Per questo – continua Messina – l’Idv ha chiesto al governo di sapere quando saranno adottati provvedimenti a loro sostegno, in particolare il riconoscimento di un indennizzo e/o sussidio per le persone rimaste orfane e/o invalide in conseguenza del sisma; il riconoscimento ai cittadini rimasti invalidi o deceduti in conseguenza del sisma della qualifica di infortunato del lavoro e, conseguentemente, dei benefici che da tale qualifica discendono (rif. Disegno di legge n. 9/2468/39 del 17.06.2009); l’estensione della reversibilità oltre il compimento del ventiseiesimo anno, in favore dei figli rimasti orfani indipendentemente dalla qualifica di studente o dal riconoscimento di inabilità al lavoro».