Alpinite, il virus ‘Penna Nera’ contamina la città

13 maggio 2015 | 17:46
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Alpinite, il virus ‘Penna Nera’ contamina la città

di Gioia Chiostri

A come Adunata. A come Aquilani. A come Allegria, Attesa, Aspettativa. Ma anche: A come Aiuto. Tra soli due giorni circa, il capoluogo d’Abruzzo finirà in quarantena. Colpa di un virus affatto conosciuto, anzi, potremmo anche azzardare e definirlo raro, che si manifesta, secondo recenti studi medici, una sola volta all’anno, per tre giorni consecutivi di fila. I sintomi più evidenti da contaminazione sono: un viscerale sentimento patriottico che ribolle nelle vene, la costante sensazione d’avere una gola secca e vogliosa di un buon calice di Montepulciano d’Abruzzo Dop e una lucida penna nera che fuoriesce dalla zona posteriore dell’orecchio sinistro. Se, mirandovi allo specchio, notate almeno due di questi segnali percuotere il vostro aspetto esteriore ed interiore, allora non ci sono dubbi: cari aquilani, siete fregati. L’Alpinite ha preso pieno possesso delle vostre membra.

Abbiamo intervistato l’ideatore del video-ironico che, in queste ore, sta letteralmente spopolando su Facebook, toccando quota 4461 visualizzazioni, ‘racimolate’ in soli due giorni di presenza assidua sulle bacheche virtuali. Il mini-film mostra un’attesa da Adunata permeata da sani principi quali: timore, terrore e illusione di andare incontro ad un incontro alieno. Lui si chiama Alessandro ed è un aquilano doc.

«Per noi giovani cittadini, l’Adunata Nazionale ha il sapore di una specie di invasione di allegria – commenta a IlCapoluogo.it – Il video, postato l’11 maggio sul canale Youtube, non nasconde alcun particolare messaggio nascosto o velato. Divertente è l’accostamento fra il tipico inno degli Alpini, conosciuto e cantato in ogni dove, sia da sacri che profani, e i volti dei protagonisti, alquanto intimoriti. I loro occhi, a mio avviso, rispecchiano un poco la preoccupazione che la città sta vivendo in queste ore, relativamente alla gestione di un così ampio afflusso di persone; 300mila presenze sono davvero tante!».

La produzione è firmata da ‘[i]Ngulo che Strina[/i]’, un canale di diffusione Youtube ideato all’incirca un anno fa col solo intento di prendere in giro, bonariamente, i grattacapi e le stranezze di una città che giorno dopo giorno, di questi tempi, mostra sempre un po’ di più la sua bellezza risorgiva. Noto ai più per l’ironia spiazzante sulle rotatorie aquilane ([url”http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=109354&typeb=0&L-Aquila-tutte-le-rotatorie-portano-alla-follia”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=109354&typeb=0&L-Aquila-tutte-le-rotatorie-portano-alla-follia[/url]), oggi, in occasione di un evento più unico che raro, ha acceso i motori del sentimento generale Made in AQ, toccando il tasto del ‘Ma L’Aquila è davvero pronta a ricevere tutta questa bella gente?’. Saranno tre giorni di fuoco sotto il segno della penna nera.

{{*ExtraImg_242147_ArtImgRight_300x451_}}«In una città – avverte Alessandro – dove gli eventi di grande portata si contano sulle punte delle dita di una mano, l’Adunata vestirà i panni di una bella occasione per festeggiare assieme a gente di una simpatia unica, gli alpini. Probabilmente, qualcuno esagererà un po’, ma potrà anche essere perdonato, per questa volta!». Cialente rimanga in ascolto!

«Io, purtroppo o per fortuna, – continua – lavorerò a tempo pieno, ma sarò comunque totalmente coinvolto nell’evento di eco gigantesca; è da qualche giorno che vedo arrivare le prime penne nere in città ed è fantastico. Arriverò a domenica sera stanchissimo, ma felice di quello che è accaduto nella mia ‘casa’ madre aquilana».

Alcuni giovani ragazzi, inoltre, ci spiega l’inventore dell’autoironia tutta aquilana, lavoreranno part-time per esercenti vari, riuscendo quindi, in piena tempesta economica, a mettere da parte qualche soldo in più rispetto alla normale paghetta settimanale. Un bell’incentivo per una città che, anno dopo anno, vede allontanare da sé molte ‘penne’ appartenenti alla propria coda piumata. Alessandro si barcamenerà, nei tre giorni topici, fra alpini, tavoli, ordinazioni e menu nella zona nevralgica dell’Adunata, ossia Viale della Croce Rossa. Suo l’entusiasmo tipico di un bambino che vede per la prima volta il mare. Armato di stuoli tricolori, l’aggettivo unico e inimitabile con cui il padre di ‘Ngulo che Strina’ definirebbe l’Adunata Nazionale degli Alpini, edizione 2015 è: intensa. «Una bella botta di vivacità».

L’Aquila, dal canto suo, ha reagito a pieni voti a questa invasione ‘aliena’. Ed anche in maniera virile. Ha cioè, cambiato tutti i sensi di marcia, cancellato strade e inventatone altre, per far sì che gli Alpini perdano l’orientamento assieme agli automobilisti autoctoni abituati a girovagare fra rotonde e doppi sensi lasciati a metà. Al di là degli scherzi, comunque, è bene ribadire che eventi di questo genere rivitalizzato attenzione, auspici e amore nei confronti di una Patria troppo spesso graffiata da insulti e cattive parole. Si vive una volta sola e, dal 15 al 17 maggio, lo si farà a L’Aquila per dimostrare l’eternità degli Alpini, superuomini custodi del nostro passato e demiurghi, in parte, del nostro presente innamorato delle ali della libertà.

Stanno arrivando….

Stanno arrivando…ed hanno sete….#alpeenee

Posted by Ngulo che strina on Lunedì 11 maggio 2015