Adunata Alpini, Pietrucci bacchetta Renzi

18 maggio 2015 | 18:51
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Adunata Alpini, Pietrucci bacchetta Renzi

«Di tutto quanto si è detto e scritto sull’Adunata degli Alpini all’Aquila, voglio cogliere uno degli aspetti secondo me più rilevanti: la nostra città è stata guardata, ascoltata, toccata con mano da quasi 400.000 persone. Uomini e donne hanno capito qual è lo stato reale dell’arte, cosa è successo, quanto è stato fatto e hanno potuto constatare dal vivo l’enorme mole di lavoro che ancora ci aspetta. La loro presenza è stata dunque un “correttivo politico” che agirà da oggi sulla coscienza nazionale, ed è quello di cui la nostra città, i Comuni del Cratere e i cittadini avevano bisogno, insieme a un rinnovato e ritrovato fortissimo senso di unità». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, aquilano.

«Ringrazio gli Alpini e l’Ana, Carlo Frutti, il COA e in particolar modo il sindaco Cialente, che hanno voluto fermamente questa Adunata, e tutti coloro che, come me, hanno da subito sposato e sostenuto questa idea – aggiunge il consigliere regionale – Oggi, quindi, un plauso e un ringraziamento dobbiamo rivolgerlo almeno per una volta, anche e soprattutto a noi stessi, nessuno escluso; agli aquilani e ai cittadini di tutti i Comuni che hanno ospitato gli alpini per questo evento indimenticabile e che, in chiusura, hanno tributato al Vice Presidente della Regione Giovanni Lolli, ai Sindaci presenti e a me, un caldissimo, festoso e sostenuto abbraccio».

«Mi dispiace soltanto – ha sottolineato il consigliere Pietrucci – che il nostro Presidente del Consiglio Renzi, assente, abbia perso l’occasione per capire chi sono gli aquilani e gli abruzzesi, non partecipando a quella che dopo il Primo Maggio a San Giovanni a Roma e il Gran Premio di Monza è la più grande espressione di presenza collettiva».

«La scia di entusiasmo collettivo non si è ancora spenta e questo è il momento, secondo me, per prendere l’impegno e raccogliere una sfida ancora più alta: fra 11 anni, la 99esima Adunata deve tornare a L’Aquila ricostruita.

A noi – ha concluso Pietrucci – sta raggiungere l’obiettivo di presentare per quella data all’Italia una città e Comuni nuovi, che hanno saputo ricominciare, che hanno fatto tesoro dei propri errori e che hanno saputo ritrovare la fermezza e la motivazione per andare avanti, smettendo di piangere, con condivisione e coerenza».