Stella Maris. Pietrucci: ‘No a sovrapposizioni’

«Sulla vicenda dell’Accademia di Belle Arti, voglio pensare che il “Manifesto per la colonia marina Stella
Maris” con cui si prevede la creazione di un’Accademia di Belle Arti a Pescara, in collaborazione con quella
di Roma, non crei sovrapposizioni di alcun genere con L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, nata nel 1970 e
da anni in collaborazione con Roma.
Voglio fidarmi delle parole della Direttrice D’Acchille, che garantisce a mezzo stampa che i corsi pescaresi non saranno gli stessi di quelli aquilani e che non sottrarranno studenti ad una delle venti Accademie nazionali dove si insegna Pittura, Scultura, Scenografia e una delle cinque in Italia ad avere un corso quinquennale di Restauro, abilitante alla professione.
Mi preme rilanciare, allora, con l’indicazione di creare – in accordo con la normativa che lo consente – un
Politecnico delle Arti a L’Aquila, operazione che contribuirebbe ad accrescere il prestigio della Regione
Abruzzo e che anzi ne diventerebbe il fiore all’occhiello, sventando il pericolo di creare inutili e costosi
doppioni. Il progetto garantirebbe anche la prevista contiguità territoriale e la complementarità e
integrazione della proposta formativa, cosa che purtroppo non pare ravvisarsi nel progetto presentato
dall’ABA di Roma.
Certo è che le economie riservate alla Stella Maris e alla sua qualificazione devono aver fatto dimenticare
alla Direttrice D’Acchille di coinvolgere anche L’Aquila; una dimenticanza appena mitigata dalla
dichiarazione d’intenti di costituire un consorzio interregionale tra Roma e L’Aquila, con la possibilità di
valorizzare anche la Stella Maris.
Una volta ancora dovrò vigilare e cercare le garanzie necessarie affinché i programmi di integrazione e di
valorizzazione regionale vengano non solo pensati e dichiarati alla stampa, ma anche attuati in funzione di
una crescita armonica, complessiva e generale di tutta la Regione».